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Tassonomia Verde UE

Guida per le imprese verso la sostenibilità

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Nel 2018, l’Unione Europea ha introdotto la Tassonomia Verde come parte integrante del Piano d’Azione per la Finanza Sostenibile, con l’obiettivo di orientare le imprese verso pratiche più responsabili dal punto di vista ambientale.

Dal 2024, con l’entrata in vigore della direttiva CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive), il perimetro di applicazione della Tassonomia si amplia in modo significativo: si passa da circa 11.000 aziende obbligate al reporting di sostenibilità a oltre 50.000 in tutta Europa.

In questa pagina scoprirai:

Cos’è la Tassonomia Verde?

La Tassonomia Verde Europea è un sistema di classificazione delle attività economiche che consente di identificare quelle considerate sostenibili dal punto di vista ambientale. L’obiettivo è duplice:

  1. Orientare gli investimenti verso attività realmente sostenibili
  2. Contrastare il greenwashing, favorendo trasparenza e credibilità

I sei obiettivi ambientali della Tassonomia:

  1. Mitigazione del cambiamento climatico
  2. Adattamento al cambiamento climatico
  3. Uso sostenibile e protezione delle risorse idriche e marine
  4. Transizione verso un’economia circolare
  5. Prevenzione e riduzione dell’inquinamento
  6. Protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi

Perché un’attività sia considerata sostenibile deve:

  • Contribuire in modo sostanziale ad almeno uno dei sei obiettivi
  • Non arrecare danni significativi agli altri obiettivi (principio del “Do No Significant Harm”)
  • Rispettare criteri minimi in materia di diritti umani, condizioni di lavoro e buona governance

Quali sono gli obiettivi della Tassonomia Verde?

Il fine ultimo della Tassonomia è fornire indicatori chiave di performance (KPI) in grado di misurare il livello di sostenibilità delle attività aziendali. Le aziende devono calcolare e rendere pubblici:

  • La quota di fatturato derivante da prodotti o servizi allineati alla Tassonomia
  • La quota di investimenti (CapEx) destinati ad attività economiche sostenibili
  • La quota di costi operativi (OpEx) legati a processi e attività conformi

Maggiore è la percentuale di allineamento, più l’azienda dimostra il proprio impegno per la sostenibilità, aumentando così la sua attrattività verso investitori e stakeholder.

Le fasi per implementare la Tassonomia Verde

L’adozione della Tassonomia prevede un processo strutturato in diverse fasi:

  1. Mappatura delle attività aziendali:
    Identificare le attività economiche svolte dall’impresa e verificarne l’eleggibilità sulla base dei codici NACE indicati dalla Commissione Europea.
  2. Valutazione del contributo sostanziale:
    Analizzare se le attività eleggibili contribuiscono in modo significativo ad almeno uno dei sei obiettivi ambientali, rispettando i criteri tecnici di vaglio previsti.
  3. Verifica del principio DNSH (Do No Significant Harm):
    Garantire che le attività non abbiano impatti negativi rilevanti sugli altri obiettivi ambientali, considerando l’intero ciclo di vita di prodotti e servizi.
  4. Controllo delle garanzie minime:
    Assicurarsi che l’azienda rispetti i principi fondamentali di sostenibilità sociale e di governance, come i diritti umani e le normative dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL).
  5. Calcolo e rendicontazione degli indicatori:
    Misurare e pubblicare la quota di fatturato, CapEx e OpEx allineata alla Tassonomia. Il livello di allineamento sarà un indicatore chiave per la valutazione ESG dell’impresa.

Chi è coinvolto?

L’obbligo di reporting riguarda un numero crescente di soggetti:

  • Imprese non finanziarie:
    • Dal 2022, obbligo di rendicontare l’eleggibilità delle attività ai primi due obiettivi climatici per le aziende soggette alla direttiva NFRD.
    • Dal 2024, l’obbligo si estende alle imprese con almeno due di questi tre criteri:
      • 250 dipendenti
      • Fatturato >40 milioni di euro
      • Totale attivo >20 milioni di euro
  • PMI quotate: anche le piccole e medie imprese quotate in borsa saranno tenute a rispettare la Tassonomia.
  • Istituzioni finanziarie: banche, fondi d’investimento, compagnie assicurative e autorità di vigilanza finanziaria.
  • Enti pubblici e Stati membri: per la definizione di norme, etichette verdi e standard relativi agli strumenti finanziari sostenibili.

Scadenze e calendario di attuazione

Il Regolamento (UE) 2020/852 sulla Tassonomia è entrato in vigore il 12 luglio 2020, ma la sua applicazione avviene in modo progressivo, in base agli obiettivi ambientali specifici e agli atti delegati adottati dalla Commissione Europea.

Principali scadenze:

  • Dal 2022: obbligo di rendicontazione per le grandi imprese NFRD
  • Dal 2024: estensione a tutte le grandi imprese e PMI quotate (CSRD)
  • Entro il 2026: copertura di tutti i sei obiettivi ambientali

Sfide e opportunità nella conformità alla Tassonomia

Le principali sfide:

  • Ampliamento del perimetro: coinvolgimento di oltre 50.000 aziende in Europa
  • Raccolta dati complessa: necessità di informazioni dettagliate e spesso frammentate
  • Interpretazione dei criteri tecnici: alcuni settori richiedono analisi specifiche
  • Conformità alle garanzie minime: verifica dei requisiti ESG, anche per le catene di fornitura

Le opportunità per la tua azienda:

  • Accesso a finanziamenti sostenibili e condizioni agevolate
  • Maggiore attrattività per investitori attenti ai criteri ESG
  • Vantaggio competitivo nei mercati regolamentati
  • Gestione proattiva dei rischi legati al cambiamento climatico
  • Reputazione rafforzata grazie a una maggiore trasparenza

Come possiamo supportarti

Navigare nella complessità della Tassonomia Verde richiede competenze specifiche. Offriamo un servizio completo di consulenza ESG per:

  • Analizzare l’eleggibilità delle tue attività
  • Supportarti nella raccolta e gestione dei dati
  • Verificare la conformità ai criteri tecnici e sociali
  • Redigere report ESG in linea con la CSRD e la Tassonomia UE

A supporto di questo approccio, utilizziamo un tool avanzato per la gestione delle tematiche legate alla sostenibilità. Questo strumento non solo consente di ottimizzare la raccolta, l’analisi e la gestione dei dati e dei KPI rilevanti, ma migliora anche l’efficienza operativa e la collaborazione con i nostri clienti. In questo modo, riusciamo a garantire un monitoraggio costante delle performance di sostenibilità, facilitando la definizione di obiettivi chiari e misurabili e supportando le aziende nell’adozione di pratiche virtuose che generano valore sia sul piano ambientale e sociale, sia in termini di competitività sul mercato.

Contattaci per scoprire come possiamo aiutare la tua impresa a trasformare gli obblighi normativi in un vantaggio competitivo.