Il Governo ha avviato numerosi programmi di finanza agevolata per incentivare gli investimenti in Ricerca & Sviluppo, Innovazione Tecnologica, Transizione Ecologica e Design. Il fine è quello di stimolare l’economia, accrescere la competitività aziendale grazie allo sviluppo di nuove skill e tecnologie e favorire i processi di transizione digitale.
- Credito d’imposta Ricerca & Sviluppo: cos’è
- Come funziona il credito d’imposta Ricerca & Sviluppo
- Vantaggi per le imprese
- A chi si rivolge
- Modalità di utilizzo
- Costi ammissibili
- Agevolazione
- Documentazione e modalità di presentazione
- Aggiornamenti normativi 2025
- Come accedere
Credito d’imposta Ricerca & Sviluppo: cos’è
Il credito d’imposta per Ricerca & Sviluppo, Innovazione, Design e Ideazione Estetica è un’agevolazione fiscale che intende stimolare gli investimenti delle imprese in ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica. L’obiettivo è supportare la competitività aziendale e incentivare i processi di transizione digitale, economia circolare e sostenibilità ambientale.
Il beneficio è accessibile a tutte le imprese, indipendentemente dal settore e dalla dimensione, e copre una percentuale delle spese ammissibili sostenute per attività di ricerca e sviluppo. Rientrano tra le spese agevolabili i costi per personale qualificato, consulenze specialistiche, strumenti e materiali di laboratorio, oltre a brevetti e prototipi. L’incentivo è riconosciuto sotto forma di credito d’imposta utilizzabile in compensazione fiscale.
Come funziona il credito d’imposta Ricerca & Sviluppo
Il funzionamento del credito d’imposta R&S si basa sul riconoscimento di una percentuale variabile di rimborso sulle spese sostenute per attività relative all’innovazione. L’agevolazione è calcolata in base a specifici parametri definiti dalla normativa vigente e può essere fruita in compensazione tramite modello F24.
Per accedere al credito d’imposta, le imprese devono documentare in modo dettagliato le attività svolte, dimostrandone l’attinenza ai criteri stabiliti dalla legge. È fondamentale predisporre una relazione tecnica firmata da un esperto e conservare la documentazione fiscale delle spese sostenute. Inoltre, per alcune tipologie di investimenti è richiesta la certificazione di un revisore legale.
Grazie a questo strumento, le aziende possono ridurre il carico fiscale e reinvestire le risorse risparmiate in ulteriori attività di innovazione tecnologica, ricerca e sviluppo, favorendo la crescita e la competitività nel proprio settore.
Vantaggi del credito d’imposta Ricerca e Sviluppo
Accedere al credito d’imposta R&S offre numerosi benefici economici e strategici per le imprese di ogni dimensione, in particolare per le PMI. I principali vantaggi includono:
- Riduzione del carico fiscale: il credito d’imposta consente di recuperare una percentuale significativa delle spese sostenute, migliorando la gestione finanziaria dell’impresa.
- Incentivi per l’innovazione: le imprese possono reinvestire le risorse risparmiate nello sviluppo di nuove tecnologie, processi produttivi più efficienti e prodotti innovativi.
- Maggiore competitività: l’accesso a incentivi fiscali favorisce la crescita aziendale, permettendo di mantenere un vantaggio strategico nel mercato di riferimento.
- Supporto ai processi di transizione digitale e sostenibilità: i contributi e le agevolazioni fiscali facilitano l’adozione di soluzioni tecnologiche avanzate e modelli di produzione più sostenibili permettendo all’impresa di investire un budget maggiore rispetto quello a disposizione.
- Possibilità di cumulo con altre agevolazioni: in alcuni casi, il credito d’imposta può essere combinato con altri strumenti di finanza agevolata, ottimizzando ulteriormente il ritorno sugli investimenti.
A chi si rivolge
Il Credito di Imposta Ricerca & Sviluppo, innovazione, design & ideazione estetica può essere richiesto da:
- imprese residenti nel territorio dello Stato, senza limiti di forma giuridica, dimensioni, settore economico;
- stabili organizzazioni di soggetti non residenti.
Sono escluse:
- imprese in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità aziendale, altra procedura concorsuale;
- imprese destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’art. 9 comma II D.Lgs. 231/2001.
Modalità di utilizzo
Il Credito d’imposta è utilizzabile in compensazione – ex art. 17 D.Lgs. 241/1997 – in tre quote annuali, a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello di maturazione.
Oggetto |
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Ricerca e sviluppo |
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Innovazione tecnologica |
Attività finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati.
Per prodotto o processo di produzione nuovo o migliorato si intende un bene, un servizio o un processo che si differenzia in modo sostanziale sul piano delle caratteristiche tecniche o sul piano dei processi aziendali rispetto a quelli già realizzati dall’impresa. |
Design |
Attività di design e ideazione meramente estetica e per la concezione e realizzazione di nuovi prodotti e campionari. Le imprese devono operare nei seguenti settori:
Le innovazioni possono interessare, ad esempio, le caratteristiche delle linee, dei contorni, dei colori, della struttura superficiale e degli ornamenti. |
Costi ammissibili
Si considerano ammissibili le spese fiscalmente imputabili (ex. art. 109 DPR 917/1986) al periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2020.
Massimali di spesa previsti |
Basi di calcolo speciali in misura pari al 150% dei costi effettivi |
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Spese di personale relative a ricercatori e tecnici titolari di rapporto di lavoro |
Laureati in ambito tecnico o scientifico, dottorandi o persone in possesso di dottorato di ricerca |
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Quote di ammortamento, canoni di locazione o leasing per beni materiali |
30% spese personale |
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Contratti di ricerca extra muros |
Contratti di ricerca con università o istituti di ricerca con sede in Italia |
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Quote di ammortamento per acquisto di privative industriali |
1 milione di euro | |
Consulenze e servizi equivalenti |
20% spese personale o contratti di ricerca extra muros |
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Materiali e forniture |
30% spese personale o contratti di ricerca extra muros |
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Credito d’imposta R&S, IT e Design: intensità dell’agevolazione
Di seguito i dettagli sulle modalità di riconoscimento del Credito d’Imposta per le differenti aree di attività:
- Ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale in campo scientifico e tecnologico.
- Innovazione tecnologica per la realizzazione di nuovi prodotti e processi produttivi in ottica green e 4.0.
- Design e ideazione estetica per la realizzazione di nuovi prodotti e campionari nel settore del tessile, calzaturiero, mobile, moda, ecc.
Attività |
2021-22 | 2023 | 2024-25 |
2026-31 |
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Aliquota | Massimale | Aliquota | Massimale | Aliquota | Massimale | Aliquota | Massimale |
Ricerca e sviluppo |
20% | 4 milioni | 10% | 5 milioni | 10% | 5 milioni | 10% |
5 milioni |
Innovazione con finalità di transizione ecologica o digitale 4.0 |
15% | 2 milioni | 10% | 4 milioni | 5% | 4 milioni | ||
Innovazione tecnologica |
10% | 2 milioni | 10% | 2 milioni | 5% |
2 milioni |
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Design |
10% | 2 milioni | 10% | 2 milioni | 5% |
2 milioni |
Fino al 31 dicembre 2024 il credito d’imposta è riconosciuto come segue:
- Attività di ricerca e sviluppo; 10% delle spese agevolabili, al netto di altre sovvenzioni o contributi, nel limite massimo di 5 milioni di euro, ragguagliato ad anno in caso di periodo d’imposta di durata inferiore o superiore a dodici mesi.
- Attività di innovazione tecnologica per finalità di transizione ecologica o innovazione digitale 4.0; 5% delle spese agevolabili, al netto di altre sovvenzioni o contributi, nel limite massimo di 4 milioni di euro.
- Attività di innovazione tecnologica; 5% delle spese agevolabili, al netto di altre sovvenzioni o contributi, nel limite massimo di 2 milioni di euro.
- Attività di design; 5% delle spese agevolabili, al netto di altre sovvenzioni o contributi, nel limite massimo di 2 milioni di euro.
Dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2023, saranno ammissibili solamente le attività di ricerca e sviluppo con un’aliquota pari al 10% e un massimale di spesa fissato a 5 milioni di euro.
Documentazione e modalità di presentazione
Per accedere al credito d’imposta per Ricerca & Sviluppo, le imprese devono predisporre una documentazione accurata che attesti la natura e l’ammissibilità delle attività svolte. Un dossier ben strutturato facilita la fruizione dell’agevolazione e riduce il rischio di contestazioni.
Documenti richiesti:
- Relazione tecnica dettagliata, redatta da un esperto, che descriva le attività di ricerca e sviluppo, le finalità ed i risultati delle attività ammissibili svolte in ciascun periodo d’imposta.
- La documentazione contabile con evidenza dei costi sostenuti per personale qualificato, consulenze specialistiche, materiali e strumenti utilizzati.
Le imprese che intendono fruire dell’agevolazione sono tenute ad effettuare una comunicazione al Ministero dello sviluppo economico.
A decorrere dal 30 marzo 2024, ai fini della fruizione del credito, è richiesto l’invio di comunicazioni ex ante ed ex post con l’importo provvisorio ed effettivo degli investimenti effettuati, la ripartizione del credito e le modalità di fruizione.
Il modello delle comunicazioni – con le relative informazioni e le modalità di invio – è stato istituito con il decreto direttoriale MIMIT del 24 aprile 2024.
La comunicazione di completamento è, altresì, effettuata nel caso di investimenti realizzati a decorrere dal 1° gennaio 2024 e fino al giorno antecedente alla data di entrata in vigore del decreto-legge.
Aggiornamenti normativi e prospettive future
Ultime novità legislative
- Sono state introdotte nuove linee guida per la rendicontazione, che richiedono una documentazione tecnica più dettagliata e una maggiore trasparenza nelle attività di R&S dichiarate.
- Maggiore sinergia con altri strumenti di finanza agevolata considerata la cumulabilità con altre misure che abbiano ad oggetto i medesimi costi, a condizione che tale cumulo non porti al superamento delle spese sostenute.
- Possibilità di certificare le attività di ricerca e sviluppo, ottenendo ulteriore livello di sicurezza e trasparenza, facilitando l’accesso ai benefici fiscali e contribuendo a una gestione più efficace delle attività di R&S.
Prospettive future
Il credito d’imposta Ricerca & Sviluppo è soggetto a costanti aggiornamenti normativi che possono influenzare sia le aliquote di agevolazione sia le modalità di accesso al beneficio. Come mostrato nella tabella precedente, il 2026 (con spese relative al 2025) sarà l’ultimo anno per richiedere il Credito d’imposta Innovazione, transizione digitale e tecnologica & Design, mentre sarà possibile beneficiare unicamente del credito d’imposta per attività di Ricerca & Sviluppo.
Credito R&S – Affidati a Ayming
Ayming si avvale di un processo integrato per migliorare le performance fiscali attraverso un servizio articolato in due fasi: valutazione e implementazione.
La prima fase è di tipo strategico e volta all’analisi delle attività ammissibili condotte dall’impresa. Durante la valutazione iniziale, Ayming interagisce direttamente con gli stakeholder del cliente per identificare in maniera dettagliata i progetti innovativi in corso, o pianificati, e tutte le spese ammissibili correlate.
La seconda fase è di tipo operativo con lo scopo di determinare il valore effettivo del credito d’imposta. In questa fase, viene calcolato il beneficio per il cliente e viene predisposto il dossier R&S che raccoglie obiettivi, contenuti e risultati dei progetti e valutazione della conformità tra le attività dei progetti stessi e i requisiti di legge.
Infine, Ayming offre assistenza in caso di ispezioni da parte dell’autorità fiscale e, in caso di sgravi fiscali precedenti, su richiesta del cliente fornisce una verifica dei costi e delle attività ammissibili in conformità con l’evoluzione del quadro normativo.
Il tutto, gestito in maniera REAL-TIME grazie ad una piattaforma proprietaria, fornendo al cliente la possibilità di integrare autonomamente la documentazione e di monitorare in ogni momento lo stato del proprio progetto.
La nostra metodologia
Per consentire una piena compliance a tutte le fasi procedurali previste dalla legge, i consulenti di Ayming gestiranno le pratiche secondo le seguenti modalità:
- raccolta della documentazione necessaria;
- analisi dei documenti e verifica dei requisiti richiesti;
- calcolo del beneficio per il cliente e predisposizione del fascicolo che raccoglie obiettivi, contenuti e risultati dei progetti e valutazione della conformità tra le attività dei progetti stessi e i requisiti di legge.
- Monitoraggio e gestione della rendicontazione, con eventuale assistenza in caso di controlli fiscali.