Le imprese registrate ai fini IVA, sulla base degli accordi di reciprocità esistenti, possono procedere con la richiesta di rimborso dell’IVA estera. Il recupero dell’IVA assolta in altri Stati Membri può quindi generare risorse che sarebbero altrimenti perse nel normale funzionamento dei meccanismi burocratici.
Ayming, attraverso un team dedicato, è in grado di gestire tutte le attività connesse al recupero dell’IVA assolta all’estero. Dal reperimento di documenti fino all’ottenimento del rimborso, garantisce un servizio che unisce operatività e consulenza fiscale indipendentemente dalla dimensione dell’impresa.
Avvalendosi della propria esperienza trentennale e di una rete capillare di fiscalisti specializzati, Ayming ha sviluppato un processo di gestione delle pratiche di rimborso atto a sgravare il cliente da ogni attività operativa. L’azienda può monitorare in qualsiasi momento lo stato di avanzamento di un’istanza accedendo al portale dedicato di Ayming.
Il recupero dell’IVA estera viene svolto nel pieno rispetto della Direttiva Europea 2008/9/CE del 12/12/2008, che regola le modalità di richiesta di rimborso IVA nei paesi della comunità europea. Le pratiche di rimborso vengono gestite per tutti i soggetti passivi d’imposta che non hanno una posizione fiscale aperta nel Paese da cui ottenere il rimborso.
Le spese rimborsabili e la percentuale di rimborso variano da Paese a Paese. Tuttavia, le più frequenti si possono riassumere in:
- spese connesse alla partecipazione a fiere e mostre (affitto per le spese dello stand, spese per l’allestimento, pulizie, etc);
- spese di trasferta (vitto e alloggio);
- corsi di aggiornamento;
- spese di gasolio e pedaggi;
- spese di manutenzione e di riparazione;
- servizi legati ai beni immobili;
- servizi di catering;
- noleggio auto a breve termine.
Recupero dell’IVA estera: la metodologia di Ayming
Il servizio di recupero IVA estera che Ayming propone è modulabile in base alle specifiche necessità del cliente. I suoi consulenti, che garantiscono un alto valore aggiunto al processo, gestiscono le istanze di rimborso attraverso le seguenti attività:
- audit dei giustificativi e analisi dei documenti prodotti in lingua locale e verifica della corretta applicazione dell’IVA locale;
- contatto diretto con i fornitori esteri che abbiano applicato erroneamente l’IVA locale;
- preparazione del dossier e determinazione della quota rimborsabile (totale o parziale) su ciascun documento;
- invio della richiesta di rimborso nel pieno rispetto delle deadline comunitarie obbligatorie in base alla direttiva di riferimento;
- contatti diretti con le locali Autorità Fiscali grazie a consolidati rapporti con i funzionari esteri e al nostro network internazionale;
- gestione di diverse procedure specifiche per soddisfare le richieste delle varie amministrazioni estere, nonché gestione delle eventuali contestazioni delle istanze non ammesse;
- reporting e monitoraggio della pratica fino all’esito definitivo.
Per scoprire il potenziale dell’IVA estera da poter richiedere a rimborso, anche sui giustificavi di viaggio, è possibile effettuare un progetto pilota strutturato nelle seguenti attività:
Perimetro
- Definizione di un perimetro di prova (trimestre o semestre);
- definizione della popolazione viaggiante da selezionare.
Audit
- Creazione del database di supporto da utilizzare durante la fase di audit;
- mappatura di tutti i documenti selezionati (idonei, non idonei e potenziali).
Analisi
- Lavorazione dei documenti raccolti;
- analisi delle criticità riscontrate in fase di audit;
- definizione del potenziale individuato.
Report
- Restituzione output con evidenza del potenziale IVA recuperabile, non idoneo e potenziale del cliente;
- segnalazione delle principali criticità e indicazione delle leve di miglioramento.