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Bandi SIMEST: cosa agevolano e quali sono i vantaggi per le imprese

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Nonostante il contesto internazionale instabile dovuto alla pandemia, alle tensioni internazionali e ai conflitti in Ucraina e a Gaza, le esportazioni italiane tra il 2015 ed il 2023 sono cresciute da 456,99 miliardi a 657,04 miliardi di dollari (dati WTO).

 

Le 6 linee agevolative

I risultati testimoniano non solo la resilienza del tessuto produttivo italiano – in particolare la capacità delle imprese ad innovarsi a garantire migliori standard qualitativi – ma anche lo stimolo effettuato da Cassa Depositi e Presiti e SIMEST mediante i finanziamenti a tasso agevolato ed i contributi a valere sul Fondo n. 394/1981, che hanno interessato le seguenti linee agevolative:

  • Inserimento sui mercati
  • Transizione digitale ed ecologica
  • Fiere ed eventi
  • E-commerce
  • Certificazioni e consulenza
  • Temporary Export Manager

Nel solo 2023, ad esempio, SIMEST ha approvato finanziamenti per oltre 1,45 miliardi di euro con un aumento del 34% rispetto all’anno precedente a beneficio di oltre 3.000 imprese.

Questo numero è destinato ad aumentare, dato che le sei linee agevolative aperte il 27 luglio 2023 sono tuttora operative ed è ancora possibile inoltrare domanda.

 

Come accedere alle linee SIMEST

Per accedere, le imprese devono avere sede in Italia, essere regolarmente iscritti al Registro delle imprese, aver depositato almeno due bilanci, produrre beni e/o servizi con marchio italiano, avere uno scoring di merito creditizio da 1 a 10 e solidi parametri economici e finanziari.

Le agevolazioni per le imprese

Le agevolazioni sono riconosciute sotto forma di finanziamenti fino a 4 o 6 anni, più una quota di contributo pari al 10% concessa in presenza di specifici criteri premianti dettagliati nelle circolari ed entro il limite di 100.000 euro per impresa.

L’ambito dei progetti agevolabili è estremamente vario e comprende tutti i principali costi necessari ai fini del rafforzamento della presenza di un’impresa sui mercati esteri entro gli importi massimi fissati al minor valore tra:

  • Fiere ed Eventi, E-commerce, Certificazioni e Consulenze, Temporary Manager: 500 mila euro e il 20% dei ricavi medi degli ultimi due bilanci;
  • Inserimento Mercati: 500 mila euro (Micro Imprese) | 2,5 mln (PMI e PMI innovative) | 3,5 mnl (altre imprese) e il 35% dei ricavi degli ultimi due bilanci;
  • Transizione Digitale ed ecologica: 500 mila euro (Micro Imprese) | 2,5 mln (PMI e PMI innovative) | 5 mnl (altre imprese) e il 35% dei ricavi degli ultimi due bilanci.

Anche il novero dei costi ammissibili è altrettanto vario.

 

Cosa agevolano i Bandi SIMEST

Il Fondo può agevolare l’apertura di nuove strutture in Paesi esteri, interventi di digitalizzazione e transizione sostenibile (ivi inclusa la produzione di energia da fonti rinnovabili), investimenti volti al rafforzamento patrimoniale, la partecipazione a fiere e mostre di carattere internazionale (anche su suolo italiano), la creazione o lo sviluppo di piattaforme e-commerce, i costi per l’ottenimento di certificazioni sostenibilità e innovazione tecnologica e l’inserimento temporaneo di Temporary Export Manager.

 

I vantaggi per le imprese

A livello generale le agevolazioni a valere sul Fondo n. 394/1981 possono essere considerate delle ottime opportunità di investimento per le imprese – soprattutto le PMI – che intendono consolidare la propria presenza sui mercati europei ed esteri.

Questo non solo per la varietà dei costi ammissibili ma anche perché l’ultima edizione del bando ha consentito la possibilità alle aziende di decidere il tasso agevolato di riferimento e di includere anche le consulenze per la presentazione e la gestione dell’intervento agevolativo entro un limite massimo del 5% dei progetti, rendendo in tal modo più agevole l’accesso e il sostenimento degli oneri amministrativi di rendicontazione.

Per le grandi imprese, invece, il principale limite è rappresentato dal Regolamento de Minimis che limita la concessione di aiuti entro e non oltre l’importo di 300.000 euro nell’ultimo triennio di riferimento.

A tale proposito, potrebbe essere opportuno lasciare alle imprese la possibilità di optare tra regolamento de Minimis e regolamento di Esenzione, che presenta soglie/limiti massimi di investimento significativamente maggiori rispetto al primo.

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