Il PNRR riserva importanti risorse alla sostenibilità, incentivando il settore manifatturiero a rivedere processi e prodotti in senso green.
Il PNRR ha un legame molto stretto con il concetto di Sostenibilità. Se possibile, più stretto che mai. A circa tre anni dall’entrata in vigore del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, in un percorso fatto di costanti traguardi e obiettivi, il peso dei fondi stanziati per proteggere l’ambiente – in tutte le sue possibili declinazioni – rimane infatti del tutto centrale. E il tessuto imprenditoriale ne è uno dei diretti interlocutori.
Per comprendere lo scenario è necessario riportare alla luce il senso profondo del PNRR, che nasce nel quadro del fondo Next Generation EU, istituito dalla Commissione Ue, non solo come sostegno alla ripartenza post-Covid, ma anche come stimolo verso un’evoluzione più sostenibile, avanzata e inclusiva dell’economia europea. La sostenibilità ambientale si posiziona fin da subito come pilastro fondamentale di questo progetto. Tutti i PNRR, ovvero i Piani messi in atto dai vari Stati, germogliano infatti su un comune obiettivo prioritario: favorire la transizione ecologica e la protezione del pianeta, impiegando obbligatoriamente almeno il 37% delle risorse in misure e interventi su questo fronte.
- Transizione verde: 71 miliardi a disposizione entro il 2026
- PNRR e sostenibilità per il settore manufatturiero
- Il sostegno del PNRR alla sostenibilità
- Il peso della Trasformazione digitale per la sostenibilità
- Imprese italiane già “sul pezzo”, ma servono competenze
L’impegno italiano: sul piatto 71 miliardi di euro entro il 2026
Si tratta di cifre importanti: solo in Italia, la percentuale prende la forma di quasi 71 miliardi di euro da spendere entro il 2026 attraverso diverse misure del PNRR. Il focus è posto in particolare alla cosiddetta Missione 2, Transizione verde e green economy, che mira a “realizzare la transizione verde ed ecologica della società e dell’economia per rendere il sistema sostenibile e garantire la sua competitività”.
Il futuro del Manufacturing fra PNRR e bisogno di sostenibilità
Tra le finalità di questi sostegni, il futuro del Manufacturing occupa una posizione di primo piano. Già profondamente rimodellato dalla crisi pandemica, fra progettualità inedite e nuove visioni, il manifatturiero è sollecitato dal PNRR a cogliere la sfida della transizione ecologica e del Green and Blue, intesa come utilizzo del digitale a favore della sostenibilità. Sulla scia di quanto richiesto a gran voce da istituzioni, stakeholder e, non ultimi, consumatori, il comparto si trova in pratica a immaginare per sé un nuovo modello economico e operativo che dia priorità ad attività compatibili con il futuro della vita sul pianeta. E dal PNRR si vede offerte proprio le risorse finalizzate a concretizzare questa necessità.
Il Piano, partendo in particolare dalla Missione 2, chiede alle imprese di agire nella direzione di un’evoluzione sostenibile di processi e prodotti. Gli ambiti di applicazione vanno dalla ricerca sui nuovi materiali ai sistemi di riciclo e riuso delle risorse, sino alle soluzioni per ridurre il consumo energetico delle linee di produzione.
Il sostegno del PNRR alla sostenibilità
In questo contesto si inseriscono investimenti che possono interessare il Manufacturing su più fronti:
- Progetti di efficientamento energetico di sedi aziendali e stabilimenti industriali;
- Progetti di economia circolare e di miglioramento della gestione dei rifiuti, con focus su specifici settori come tessile e plastica;
- Incremento dell’utilizzo di fonti di energia rinnovabili, attraverso investimenti diretti e la semplificazione delle procedure di autorizzazione, la promozione dell’agri-voltaico e del biometano;
- Sostegno alla filiera dell’idrogeno, con attenzione all’uso locale nell’industria;
- Promozione di progetti di collaborazione tra imprese, università e istituti di ricerca finalizzati alla ricerca pura e applicata in ambito green ed energetico;
Il peso della Trasformazione digitale per la sostenibilità
Per descrivere il quadro, tuttavia, fermarsi alla sola Missione 2 sarebbe riduttivo: il percorso verso una competitività green e sostenibile passa infatti anche attraverso la Trasformazione digitale, alla quale il PNRR dedica la Missione 1, “Digitalizzazione, innovazione e competitività nel sistema produttivo”, nell’ambito della quale trovano posto misure finalizzate ad erogare sostegni e incentivi per investimenti in beni strumentali orientati al miglioramento dell’efficienza e dell’uso delle risorse energetiche e i progetti di innovazione con finalità green.
La filosofia di fondo, come esplicitata dal MISE, è quella di allineare PNRR e sostenibilità allo scopo di favorire strategie di riconversione industriale mirate. Si fanno quindi largo tutte quelle strategie sostenibili che il Manufacturing può adottare per avvicinarsi a una piena transizione green (dal risparmio energetico all’economia circolare, alla riduzione degli sprechi sino a un approccio etico alla governance aziendale) in un più ampio approccio ESG.
Imprese italiane già “sul pezzo”, ma servono competenze
Su questo fronte la sensibilità delle aziende italiane è in costante crescita, sebbene la strada sia ancora lunga. Come sottolineato dal recente report “NextGenerationEU Verso un sistema Paese innovativo, digitale e sostenibile” di Deloitte -, nato per approfondire la conoscenza dei dirigenti italiani del programma NGEU e come questo li stia ispirando nel trasformare le proprie organizzazioni in chiave resiliente, innovativa, digitale e sostenibile -, il 28% del campione riferisce che la propria organizzazione stia già percependo in modo tangibile i primi benefici derivanti dall’implementazione del PNRR.
Inoltre, secondo il 45% dei dirigenti italiani, gli interventi previsti dal PNRR saranno uno stimolo concreto per la transizione delle proprie aziende verso modelli in cui la sostenibilità, declinata in termini economici, sociali e ambientali, sarà sempre più integrata nel core business delle organizzazioni. In questo quadro, il 27% dei dirigenti intervistati dichiara di aver avviato un processo di ripensamento del proprio approccio alla sostenibilità, talvolta radicale, per meglio cogliere le opportunità, dirette e indirette, riconducibili al PNRR.
In questo quadro, tuttavia, il 42% segnala la necessità di avere accesso e disporre di capacità e competenze adeguate a sostenere in modo olistico i programmi di innovazione. Un grande aiuto su questo fronte può arrivare dal PNRR con l’iniziativa “Transizione 4.0”, dove attraverso misure di incentivazione fiscale si vuole da un lato supportare lo sviluppo di un modello di riqualificazione manageriale e dall’altro offrire opportunità di upskilling attraverso training ad-hoc in ambito digitale.
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