Una fonte di risparmio per le imprese: l’IVA, anche estera, relativa ai giustificativi di viaggio presenti in nota spese può essere recuperata.
Quante imprese sanno di questa possibilità di risparmio? Quante conoscono l’entità degli importi? Quale la giusta procedura per arrivare al recupero? In molti casi le risposte a questi quesiti, anche in riferimento ad aziende di dimensione rilevante, sono negative o, al più interlocutorie.
Gli specialisti di Ayming hanno rilevato questo “impasse conoscitivo” in più occasioni. In pratica: la volontà di aumentare il livello di efficienza arrivando a recuperare l’IVA estera sui giustificativi di viaggio ci sarebbe anche, ma troppi ostacoli si frappongono alla riuscita del progetto.
Per esempio, non vi è una conoscenza capillare delle norme e delle possibilità che sono in essere nei vari Paesi; le aziende non si possono permettere di dedicare una persona che puntualmente controlli tutti i giustificativi (e tipicamente si affidano a controlli a campione); diventa arduo precisare ai dipendenti quale tipologia di documento richiedere, mancando un’informazione capillare (fattura o ricevuta fiscale, intestata a chi, dipendente o azienda?).
Una grande opportunità di risparmio per le imprese è cosi persa.
Clicca qui per leggere il nostro approfondimento completo sul Giornale Delle PMI
Vuoi sapere qual è il livello di gestione delle note spese dipendenti della tua azienda?
Compila il Quiz di Ayming!
Nessun commento