Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è uno strumento sviluppato per rendere l’economia del nostro Paese più competitiva e dinamica, cogliendo le opportunità messe a disposizione dal Next Generation EU. Il PNRR è stato messo a punto nel pieno rispetto delle priorità dettate dall’UE e in funzione dei macro-obiettivi di transizione ecologica, inclusione sociale e digitalizzazione e innovazione.
Il Piano, articolato in sei Missioni e sedici Componenti, beneficia dell’interlocuzione avvenuta con il Parlamento e con la Commissione Europea, sulla base del Dispositivo per la Ripresa e Resilienza.
Le principali leve del Next Generation EU in Italia, il Dispositivo per la Ripresa e Resilienza e il Pacchetto di Assistenza alla Ripresa per la Coesione e i territori d’Europa, apporteranno un ingente beneficio al nostro Paese che ha ricevuto dall’Europa 204,5 miliardi di euro sotto forma di prestiti e contributi a fondo perduto. Ciò si tradurrà in un incremento del PIL di circa 16 punti percentuali sul piano nazionale e di ben 24 punti per il Mezzogiorno entro il 2026. Inoltre, è stato stanziato un ulteriore fondo complementare da 30,6 miliardi di euro finanziato attraverso lo scostamento di bilancio.
Di seguito un focus su ciascuna delle missioni previste dal PNRR.
Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura
La Missione 1 si pone l’obiettivo di incentivare il rilancio della produttività e competitività del Paese, intervenendo su fattori chiave del sistema economico, tra cui la digitalizzazione, alla quale sono destinati la maggior parte degli investimenti.
- Componente 1: mira a trasformare radicalmente la Pubblica Amministrazione attraverso una strategia digitale finalizzata a rendere i suoi servizi più efficienti e facilmente fruibili per il cittadino. Si prefigge inoltre il raggiungimento di una netta semplificazione burocratica, nonché il rafforzamento delle competenze del capitale umano della stessa PA.
- Componente 2: promuove innovazione e digitalizzazione del sistema produttivo, supportando in particolare i settori tecnologici o coinvolti in iniziative strategiche europee. Prevede misure dedicate alla trasformazione di piccole e medie imprese attraverso la competitività delle filiere industriali e l’intensificarsi dei processi di internazionalizzazione grazie ai finanziamenti Sace-Simest . Garantisce inoltre la copertura in tutto il Paese grazie a reti a banda ultra-larga. Rientra in tale componente il potenziamento del Piano Transizione 4.0 che incentiva l’acquisto di beni intangibili innovativi, quali i servizi di cloud computing e big data analytics, promuove progetti industriali innovativi e favorisce l’acquisto di macchinari in ottica 4.0.
- Componente 3: incentiva il rilancio di cultura e turismo, sia in quanto settori che pesano notevolmente sul fatturato nazionale, sia in termini di “immagine” trasmessa agli altri Paesi.
Rivoluzione verde e transizione ecologica
La necessità di intervenire sui fenomeni che impattano negativamente sull’ambiente ostacolandone il peggioramento costituisce il fulcro della Missione 2, che promuove la transizione ecologica verso la neutralità climatica e la sostenibilità dell’ecosistema.
- Componente 1: mira a migliorare la gestione dell’economia circolare e dei rifiuti attraverso lo sviluppo di nuovi impianti per il loro trattamento e il rafforzamento di infrastrutture per la raccolta differenziata. Inoltre, incentiva lo sviluppo di una filiera agricola/alimentare smart e sostenibile.
- Componente 2: è volta a raggiungere la progressiva decarbonizzazione in tutti i settori entro il 2050 grazie all’utilizzo crescente delle fonti rinnovabili attraverso l’adozione di soluzioni mirate – come quelle a base di idrogeno – e il rafforzamento di reti più smart e intelligenti. Si punta inoltre alla decrescita della dipendenza da importazioni tecnologiche, promuovendo ricerca e sviluppo in fotovoltaico e idrolizzatori.
- Componente 3: viene incrementato il livello di efficienza degli stabili per ridurre le emissioni sia in edifici pubblici che privati, prorogando alcune misure come il Superbonus.
- Componente 4: punta a rafforzare la capacità previsionale degli effetti del cambiamento climatico attraverso soluzioni sistemiche innovative e integrate di analisi e monitoraggio.
Infrastrutture per una mobilità sostenibile
La Missione 3 mira alla trasformazione del sistema infrastrutturale con il fine di renderlo più moderno, digitale e sostenibile entro il 2026, oltre che al perseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile delineati dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
- Componente 1: relativa agli interventi finalizzati allo sviluppo del sistema ferroviario nazionale. Nella fattispecie si opera per il completamento degli assi ferroviari ad alta velocità più importanti, nonché per l’integrazione tra questi e il sistema delle ferrovie regionali. In ultima battuta si punta alla messa in sicurezza dell’intera rete ferroviaria italiana.
- Componente 2: prevede misure finalizzate a rendere il sistema della logistica più moderno e digitalizzato. In tale ottica saranno finanziati diversi interventi volti a sviluppare il sistema portuale e aeroportuale. Si punta ad accrescere la sicurezza climatica e sismica di ponti e viadotti.
Istruzione e ricerca
La Missione 4 ha l’obiettivo di potenziare l’offerta dei servizi di istruzione in ogni fase del percorso scolastico/accademico, dall’asilo all’università. Ciò è reso possibile solo a partire dalla risoluzione delle criticità del sistema di istruzione, formazione e ricerca. Tra queste bisogna annoverare le falle strutturali nell’offerta dei servizi di educazione e istruzione primaria; il divario tra Nord e Sud nell’acquisizione delle competenze di base e nel tasso di abbandono scolastico; la bassa percentuale di adulti con un titolo di studio terziario; l’esiguo livello di spesa in Ricerca & Sviluppo; l’elevato tasso di perdita di talenti e la scarsa capacità di integrare i risultati della Ricerca nel sistema produttivo.
- Componente 1: è incentrata sulla realizzazione di investimenti materiali e immateriali volti a minimizzare l’impatto delle carenze strutturali nei servizi di educazione e istruzione primaria. Ciò è reso possibile dal miglioramento dell’offerta formativa e delle competenze del corpo docente, nonché il rafforzamento di infrastrutture e dispositivi tecnologici a supporto della didattica. Vengono inoltre sostenuti i dottorati di ricerca.
- Componente 2: si coltiva il potenziale del sistema economico attraverso la creazione di un sistema il cui sviluppo è basato su conoscenza, resilienza e sostenibilità. Tali interventi impatteranno positivamente sulla sinergia tra ricerca pubblica e imprenditoria.
Viene incentivata la creazione di partenariati per la ricerca e l’innovazione (European Partnerships) nel quadro di Horizon Europe, programma settennale di ricerca e innovazione dell’Unione Europea, che va dal 2021 al 2027. In particolar modo il sostegno è focalizzato su High Performance Computing, Key digital technologies, Clean energy transition, Blue oceans – A climate neutral, sustainable and productive Blue economy e Innovative SMEs.
La misura, destinata a imprese di qualunque dimensione e Centri di Ricerca, favorirà la continuità delle iniziative realizzate attraverso il Fondo per la crescita sostenibile. Si stima che, a seguito di una significativa partecipazione da parte del mondo imprenditoriale, si riscontrerà un aumento degli investimenti privati in R&S pari a 286 milioni di euro entro il 2026.
Inclusione e coesione
Obiettivo della Missione 5 è fornire una soluzione, seppur parziale, alle discriminazioni di genere, al divario nello sviluppo tra Nord e Mezzogiorno, nonché alle politiche sociali e di sostegno alle famiglie. Tali politiche necessitano di essere inserite in una programmazione coerente e integrata in grado di apportare pieno valore alla vita professionale e personale dei soggetti per cui sono state ideate.
- Componente 1: mira a potenziare le politiche attive del mercato del lavoro e la formazione professionale, promuovendo il sostegno all’occupabilità di disoccupati e lavoratori in transito. Incentiva il rafforzamento di Centri per l’Impiego al fine di fornire servizi di riqualificazione professionale attraverso l’ausilio di stakeholder pubblici e privati. Favorisce l’imprenditoria femminile e introduce un sistema nazionale di certificazione della parità di genere per colmare il divario di trattamento tra uomo e donna. Infine, supporta il matching tra il sistema di istruzione e formazione e il mercato del lavoro.
- Componente 2: promuove la costruzione di modelli personalizzati per la cura delle famiglie, minori, adolescenti, anziani e disabili. Favorisce l’integrazione tra politiche e investimenti nazionali e lavora sull’ottimizzazione del sistema di protezione e le azioni di inclusione rivolte a persone in condizioni di emarginazione. Viene riconosciuto il ruolo fondamentale dello sport come strumento di integrazione sociale.
- Componente 3: punta all’esecuzione di interventi speciali per la coesione territoriale, mettendo a punto strategie nazionali dedicate allo sviluppo delle aree interne e incentivando l’economia attraverso il miglioramento delle infrastrutture di servizio.
Salute
La Missione 6 è volta a rispondere concretamente agli aspetti critici di natura strutturale del Sistema Sanitario Nazionale, come la disparità territoriale nell’erogazione dei servizi, le tempistiche della stessa e un’integrazione tra servizi sociali, territoriali e ospedalieri ancora parziale.
- Componente 1: gli interventi prestabiliti mirano a rafforzare le prestazioni erogate sul territorio grazie al potenziamento e alla creazione di strutture e presidi territoriali (come le Case della Comunità e gli Ospedali di Comunità), lo sviluppo della telemedicina, una più efficace integrazione con tutti i servizi socio-sanitari e infine l’ottimizzazione dell’assistenza domiciliare.
- Componente 2: le misure previste renderanno possibile il rinnovamento e l’ammodernamento delle strutture tecnologiche e digitali esistenti, il completamento e la diffusione del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), una migliore capacità di erogazione e monitoraggio dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) attraverso più efficaci sistemi informativi. Buona parte delle risorse è destinata alla ricerca scientifica e a favorire il trasferimento tecnologico, oltre che a rafforzare le competenze e il capitale umano del SSN mediante il potenziamento della formazione del personale.
Nessun commento