Accordi per l’Innovazione: 500 milioni di euro per favorire percorsi di innovazione ad alto impatto tecnologico e di rilevanza strategica per l’accrescimento della competitività tecnologica delle imprese.
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Quest’oggi approfondiremo gli Accordi per l’innovazione, che apriranno l’11 maggio 2022 e che avranno a disposizione 1 miliardo di euro a valere sul PNRR.
Gli Accordi per l’innovazione sono uno strumento di rilevante impatto tecnologico e in grado di favorire percorsi di innovazione:
- coerenti con gli obiettivi di sviluppo fissati dall’Unione europea;
- di rilevanza strategica per l’accrescimento della competitività tecnologica di specifici settori, comparti economici ovvero determinati ambiti territoriali.
Sono stati effettuati cambiamenti di rilevo, limitatamente ai requisiti oppure alle procedure istruttorie?
Sì, il MISE ha modificato le modalità di presentazione delle domande agevolative con la finalità di contrarre i tempi di effettiva concessione delle agevolazioni rispetto al precedente impianto procedurale introdotto dal DM del 24 maggio 2017.
Gli altri aspetti del bando, invece, sono stati sostanzialmente mantenuti.
Quali sono i soggetti che possono presentare domanda agli Accordi per l’innovazione?
Gli Accordi sono rivolti alle imprese di qualsiasi dimensione, che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane o di servizi all’industria, nonché attività di ricerca.
Le imprese devono avere almeno 2 bilanci approvati.
È consentita la presentazione di progetti in forma congiunta tra le imprese?
Sì, le imprese proponenti possono presentare progetti anche in forma congiunta tra loro, fino a un massimo di cinque soggetti co-proponenti, tra i quali anche gli Organismi di Ricerca.
Cosa offrono, in concreto, gli Accordi per l’innovazione e, più in dettaglio, sono previste anche delle premialità aggiuntive, come ad esempio, in caso di progetti congiunti?
Gli Accordi per l’innovazione offrono contributi diretti alla spesa e, in via eventuale, anche finanziamenti agevolati fino a 8 anni.
Il limite massimo dell’intensità d’aiuto delle agevolazioni concedibili è pari al 50% dei costi ammissibili di ricerca industriale e al 25% dei costi ammissibili di sviluppo sperimentale.
Il bando, infine, consente di ottenere premialità aggiuntive – sotto forma di contributi – in caso di progetti congiunti fino al 10% per le PMI e gli Organismi di Ricerca e al 5% per le grandi imprese.
Vi sono particolari vincoli che hanno ad oggetto le tecnologie abilitanti?
Il nuovo bando ha mantenuto i prerequisiti del vecchio.
fatta eccezione per la precisazione che ogni progetto dovrà contemplare lo sviluppo di almeno una delle 16 tecnologie abilitanti fondamentali o KETs.
Tra le tecnologie rientrano, a mero titolo di esempio, l’intelligenza artificiale e la robotica, le industrie circolari, l’industria pulita a basse emissioni di carbonio ed i sistemi circolari.
Quali sono i costi che possono essere coperti dagli Accordi per l’innovazione?
Sono ammissibili i costi per il personale dipendente, gli strumenti e le attrezzature, i servizi di consulenza, oltre ai materiali utilizzati nell’ambito del progetto.
Al contrario, non sono ammessi i costi del personale con mansioni amministrative, contabili e commerciali.
Il bando può coprire anche spese in forma forfettaria?
Le spese forfettarie sono previste nella misura massima del 25% dei costi diretti ammissibili del progetto, in conformità all’articolo 35 del Regolamento UE n. 2021/695.
Quali sono i termini e le modalità per accedere alle agevolazioni previste dal bando?
Il bando prevede due sportelli da 500 milioni di euro.
Il primo sportello aprirà l’11 maggio 2022: le imprese interessate potranno presentare le domande di agevolazioni utilizzando la procedura di compilazione e la documentazione allegata che è stata resa disponibile sul sito internet del Ministero a partire dal 19 aprile 2022.
Il Ministero verifica la disponibilità delle risorse finanziarie e provvede all’istruttoria amministrativa, finanziaria e tecnica, sulla base della documentazione presentata.
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