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Decreti Energia e Crisi in Ucraina

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Podcast
Aprile 8, 2022

Come si sta ponendo il Governo nei confronti delle imprese direttamente colpite dalle conseguenze della guerra? Quali i provvedimenti contenuti nei Decreti Energia e Crisi in Ucraina? Scoprilo ascoltando il nuovo Podcast di #AymingInstitute.

 

Quali sono i provvedimenti più importanti previsti per le imprese italiane?

Il Decreto Energia è composto da 5 diversi titoli che hanno ad oggetto, in particolare, le misure per il contenimento degli aumenti dei costi energetici, semplificazioni agli adempimenti amministrativi in materia energetica e le politiche industriali.
Il Decreto Crisi in Ucraina, invece, riprende i provvedimenti di contenimento dei costi energetici, ampliandone la portata e stanziando nuove ed ulteriori le risorse.

I crediti ‘imposta sono stati confermati dal Decreto Crisi in Ucraina oppure no, quindi hanno subito delle modifiche?

Il Decreto Crisi in Ucraina ha conservato l’impianto del precedente Decreto Energia, limitandosi a due sostanziali correttivi:
• le intensità agevolative sono state incrementate al 25% nel caso del credito d’imposta per le imprese energivore ed al 20% per le imprese gasivore;
• è stata ammessa la possibilità di cedere entrambi i crediti – esclusivamente per intero – a favore di altri soggetti – ivi inclusi istituti di credito ed altri intermediari finanziari – con facoltà di due ulteriori cessioni successive solamente all’interno del circuito di banche ed intermediari finanziari autorizzati.

I requisiti di accesso a questi crediti d’imposta sono cambiati?

Assolutamente no: le definizioni ed i codici ATECO inclusi nel Decreto Energia sono stati integralmente mantenuti e conservati.
Rimane anche, quale condizione di accesso, il fatto che le imprese devono aver subito un incremento dei prezzi della componente energetica o del gas superiore al 30% rispetto corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre del 2019.

Sono state previste misure a carattere direi più universale per tutte le imprese italiane?

Rispetto al Decreto Energia, il Decreto Crisi in Ucraina ha introdotto ex novo due nuovi contributi sotto forma di credito d’imposta a carattere universale e senza alcun limite di codici ATECO.

In quali aspetti i nuovi contributi si differenziano da quelli previsti per le imprese energivore e gasivore?

Il contributo per l’acquisto di gas naturale non si differenzia dalla misura specifica per le imprese gasivore.
Al contrario, il contributo per l’acquisto di energia elettrica è sensibilmente inferiore: 12%, in luogo del 20% previsto per le energivore, e prevede un limite ulteriore: possono accedere solo le società dotate di contatori di energia elettrica con potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW.

Vi sono indicazioni specifiche in merito alle modalità di fruizione dei crediti d’imposta?

Tutti i precedenti crediti d’imposta possono essere fruiti esclusivamente in compensazione tramite modello F24.
Al momento non sono stati pubblicati modelli o altri documenti di riferimento, fatta eccezione per l’onere di dover certificare i crediti nel caso in cui i soggetti beneficiari facciano ricorso alle due cessioni ulteriori, limitate all’interno del circuito di banche ed intermediari finanziari autorizzati.

Abbiamo qualche informazione in più sul fondo da 8 miliardi di euro a favore del settore automotive?

Purtroppo, anche in questo caso, non sono state rilasciate nuove informazioni.
Dal momento che il Fondo non è stato oggetto di ulteriori interventi normativi, può dirsi confermata la dotazione di 700 milioni per quest’anno, più il miliardo di euro annui fino al 2030.
Parimenti confermate le finalità:
L’insediamento, riconversione e riqualificazione verso forme innovative e sostenibili in linea con gli obiettivi europei di riduzione delle emissioni nocivi;
Avremo informazioni complete solamente quando saranno pubblicati i decreti attuativi previsti entro maggio.

Alessandro, vorrei chiederti un parere da esperto: qual è il tuo giudizio globale sui provvedimenti contenuti nei due decreti Energia e Crisi in Ucraina?

I due provvedimenti – pur nella difficoltà di reperire ingenti risorse finanziarie in un periodo di tempo così limitato – hanno il pregio di concentrarsi su poche misure di sicuro impatto quali i crediti d’imposta a copertura delle spese relative alla fornitura energetica che consentiranno alle imprese di recuperare almeno una parte dei maggiori costi.
Manca ancora, tuttavia, una strategia volta a stimolare gli investimenti nelle rinnovabili e a ridurre la nostra dipendenza energetica dall’estero.
Due considerazioni in merito:
I provvedimenti di semplificazione delle autorizzazioni amministrative degli impianti per la produzione di energia rinnovabile non hanno effetti immediati;
L’attuazione di numerose misure è stata demandata a decreti attuativi, ancora da emanare.

Cosa prevede nel dettaglio l’adozione del nuovo quadro temporaneo per consentire la concessione di aiuti di Stato alle imprese colpite dalle conseguenze della guerra in Ucraina?

Il nuovo quadro temporaneo consente la concessione di prestiti, garanzie statali ed aiuti fino a 400.000 euro per le imprese che non operano nei settori di agricoltura e pesca.
I massimali sono maggiori per le energivore, che potrebbero ricevere fino a 2 milioni di euro di aiuti di Stato o perfino 25 milioni in caso di rischio concreto di continuità aziendale.

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