A chi è rivolto il bando “Accordi regionali di insediamento e sviluppo delle imprese”?
Il Bando “Accordi regionali di insediamento e sviluppo delle imprese” della Regione Emilia Romagna promuove gli investimenti strategici ad elevato impatto occupazionale aventi ad oggetto, in particolare, attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale di interesse per le filiere produttive regionali.
Beneficiari
Al Bando “Accordi regionali di insediamento e sviluppo delle imprese” accedono le imprese che esercitano attività diretta alla produzione di beni e di servizi (come indicato all’art. 2195 del c.c.):
- già presenti con almeno una unità locale in Emilia-Romagna che intendono realizzare investimenti addizionali;
- non ancora attive in Emilia-Romagna ma che intendono investire sul territorio regionale e il cui programma di investimento ricomprende uno o più interventi tra quelli elencati.
L’impresa con sede legale o unità locale già presente sul territorio nazionale dovrà essere regolarmente costituita ed iscritta alla sezione ordinaria del registro delle imprese presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura competente per territorio entro la data di presentazione della domanda e avere almeno un bilancio approvato.
Agevolazione
Il Bando “Accordi regionali di insediamento e sviluppo delle imprese” offre contributi con intensità massima fino al 50% a seconda delle linee di intervento ammissibili e della dimensione delle imprese beneficiarie.
La dotazione finanziaria del bando è suddivisa secondo le seguenti annualità: 2021 e 2022:
- Per il 2021 sono disponibili € 4.000.000, di cui € 3.500.000 riservati agli Interventi di Ricerca Industriale e sviluppo;
- Per il 2022 sono disponibili € 8.000.000.
Quali sono i progetti ammissibili del bando “Accordi regionali di insediamento e sviluppo delle imprese”?
- Interventi finalizzati alla creazione di un’infrastruttura di ricerca;
- Interventi di Ricerca Industriale e Sviluppo Sperimentale (l’ammissibilità di almeno un intervento della categoria b. è requisito necessario per accedere alle agevolazioni previste dal bando);
- Nuovi interventi di investimento produttivo delle PMI sul territorio regionale (compresi i servizi di consulenza) e delle grandi imprese solo nelle aree assistite;
- Interventi di investimento nella tutela dell’ambiente finalizzati all’efficienza energetica, alla cogenerazione, alla produzione di energia da fonti rinnovabili e al riciclo e il riutilizzo dei rifiuti;
- Interventi di formazione connessi, correlati e definiti in funzione dei fabbisogni di competenze in esito agli interventi sopra elencati e aiuti all’assunzione di lavoratori svantaggiati e all’occupazione dei lavoratori disabili.
Nel caso degli Aiuti agli investimenti nelle aree assistite e degli Aiuti agli investimenti e per l’acquisto di servizi di consulenza, la domanda di contributi è possibile solo in caso di nuovi investimenti, ed è riservata esclusivamente:
- alle grandi imprese, che non abbiano sedi registrate in Emilia-Romagna al momento della pubblicazione del bando e solo nel caso di investimenti nelle aree assistite;
- alle PMI, che non abbiano sedi registrate in Emilia-Romagna al momento della pubblicazione del bando e che oltre ad avere almeno un bilancio approvato devono risultare attive da almeno 24 mesi.
Come funziona la procedura?
È prevista una procedura valutativa a graduatoria. Le domande vanno trasmesse tramite l’applicativo Sfinge 2020 dal 1 dicembre 2020 al 30 gennaio 2021; non sono ancora noti i termini per l’eventuale seconda finestra.
Ogni impresa può presentare una sola domanda.
La procedura di selezione avviene secondo le seguenti fasi:
- Verifica della completezza e correttezza formale della proposta (ammissibilità della domanda);
- Valutazione tecnica dei singoli progetti di investimento secondo i criteri pubblicati nel bando;
- Valutazione della strategicità del programma complessivo di investimento, dell’impatto sull’occupazione e sulla competitività e valutazione della coerenza e qualità dei progetti previsti, della compatibilità rispetto alle strategie di sviluppo locali e regionale;
- Approvazione della graduatoria dei programmi ammissibili a finanziamento;
- Trasmissione di eventuali prescrizioni inerenti la modalità realizzativa del progetto e raccolta di eventuali dettagli realizzativi ai fini della sottoscrizione dell’Accordo regionale di Insediamento e Sviluppo;
- Approvazione del provvedimento di concessione del contributo per i programmi di investimento risultati ammissibili e finanziabili e che abbiano soddisfatto le esigenze di approfondimento relative al dettaglio realizzativo dei progetti di cofinanziamento;
- Sottoscrizione dell’Accordo regionale di Insediamento e Sviluppo.
La fase istruttoria della domanda di accesso all’Accordo si conclude entro 90 giorni decorrenti dalla data di chiusura del bando.
I contributi non sono cumulabili, per lo stesso programma di investimento e per i medesimi titoli di spesa, con altri regimi di aiuto.
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