Quali sono le finalità del bando “Progetti di ricerca e sviluppo sperimentale”?
Il bando di Emilia-Romagna ha la finalità di incentivare e sostenere i progetti di ricerca e di sviluppo sperimentale. Particolare attenzione viene prevista per i progetti aventi ad oggetto l’economia circolare e alla lotta ai cambiamenti climatici.
A chi è rivolto?
Il bando è rivolto alle piccole e medie imprese o dalle grandi imprese, queste ultime a patto di (i) avere contratti di collaborazione con le PMI e (ii) assumere almeno 1 ricercatore (entrambe le condizioni devono essere soddisfatte).
Tutti i soggetti beneficiari sono, in ogni caso, (i) in possesso dei parametri di solidità finanziaria previsti dal Bando e (ii) tenuti ad accompagnare i progetti con collaborazioni strutturate con Università, organismi e laboratori di ricerca, in particolare appartenenti alla Rete alta tecnologia dell’Emilia-Romagna.
Quali agevolazioni offre il bando “Progetti di ricerca e sviluppo sperimentale”?
L’intensità del contributo a fondo perduto è pari al 45% per le attività di ricerca industriale e 20% per le attività di sviluppo sperimentale, entro e non oltre il limite massimo di 500.000 per le PMI e 700.000 per le grandi imprese in collaborazione con le PMI.
Le risorse finanziarie disponibili ammontano a 25 milioni di euro, con una riserva di 10 milioni per i progetti che offrono soluzioni innovative sui temi dell’energia pulita, l’economia circolare e clima e risorse naturali.
Quali sono i progetti ammissibili?
Sono ammissibili i progetti aventi ad oggetto attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale e comprensivi di contratti con enti di ricerca e laboratori di ricerca. Il costo minimo degli stessi è pari a 250.000 euro per le PMI, 125.000 per le imprese culturali e creative o 500.000 euro per le grandi imprese.
I progetti devono avere ad oggetto ambiti inclusi nella Strategia di Specializzazione Intelligente 2021-2027 riassunte in 15 ambiti cross settoriali, come elencati: Energia pulita, sicura e accessibile; Circular Economy; Clima e Risorse Naturali; Blue Growth; Innovazione nei Materiali; Digitalizzazione, intelligenza artificiale, big data; Manufacturing 4.0 e future evoluzioni; Connettività di sistemi a terra e nello spazio; Mobilità e motoristica sostenibile e innovativa; Città e comunità del futuro; Patrimonio territoriale e identità regionale: beni e contenuti culturali, attività creative, turismo e prodotti Made in E-R; Benessere della persona, nutrizione e stili di vita; Salute; Innovazione sociale e partecipazione; Inclusione e coesione sociale: educazione, lavoro, territori.
Sono ammissibili i costi così determinati:
- Ricerca contrattuale con organismi di ricerca e/o laboratori della rete (minimo 40.000 euro, ridotto a 20.000 euro per le imprese culturali e creative) – brevetti, software specialistico, servizi di consulenza di carattere tecnico-scientifico, spese per l’utilizzo di laboratori di ricerca o di prova;
- Quota ammortamento – noleggio di strumentazione scientifica e/o impianti industriali (max 40% della voce di spesa A);
- Realizzazione fisica di prototipi, nella misura massima del 40% del totale della voce di spesa A e B. (solo per sviluppo sperimentale);
- Personale adibito ad attività di ricerca, progettazione, sperimentazione, assunto con contratto di lavoro subordinato, nella misura massima del 20% del totale delle voci di costo A, B, C;
- Spese generali, calcolate nella misura forfettaria del 5% del totale dei costi diretti ammissibili.
Come funziona la procedura di accesso?
Ai fini dell’accesso è prevista una procedura valutativa a graduatoria: è possibile inoltrare domande dal 1° febbraio al 28 febbraio 2023.
Per saperne di più sul “Bando per progetti di ricerca e sviluppo sperimentale” della Regione Emilia-Romagna contatta il team di Ayming: con la nostra expertise ventennale in materia di bandi, ti supporteremo nella verifica dei requisiti richiesti e nella presentazione della domanda
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