Calabria – Investimenti in impianti e macchinari delle PMI |
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Periodo di apertura |
20 novembre – 21 dicembre 2023 |
Beneficiari |
PMI |
Agevolazione |
Fondo perduto |
Procedura di accesso |
Valutativa a sportello/ click day 21 dicembre |
Quali sono le finalità del bando “Attrazione e sostegno agli investimenti”?
Attraverso l’avviso “Investimenti in impianti e macchinari delle PMI” la Regione Calabria intende sostenere gli investimenti delle PMI, realizzati e localizzati in Calabria, per favorire modelli di produzione che facciano perno sulla transizione ecologica e digitale.
A chi è rivolto il bando?
Possono presentare domanda le PMI – ad eccezione di quelle operanti nel settore della pesca, acquacoltura, produzione primaria di prodotti agricoli e/o operanti nei settori di cui all’art. 13 del Regolamento 651/2014 – in conformità con gli obblighi contributivi, le disposizioni antimafia, in possesso della necessaria capacità economico-finanziaria e aventi sede operativa o unità locale destinataria di intervento nella Regione.
Le imprese non devono trovarsi in difficoltà.
Quali agevolazioni offre il bando?
Gli aiuti sono concessi sotto forma di contributo a fondo perduto in conto capitale in misura pari al 50% per le medie imprese e al 60% per le piccole imprese, in conformità con le disposizioni e le condizioni di cui al Regolamento UE n. 651/2014, articoli 14 e 18.
Le spese di consulenza, invece, sono ammesse sempre in misura non superiore al 50%.
Il beneficiario dell’aiuto concesso deve apportare un contributo finanziario pari almeno al 25% dei costi ammissibili, o attraverso risorse proprie o mediante finanziamento esterno, in una forma priva di qualsiasi sostegno pubblico.
Il contributo è cumulabile, per le stesse spese ammissibili, con altri finanziamenti pubblici, nazionali, regionali o comunitari che si configurano come aiuti di stato o che siano concessi a titolo “de minimis”, nel rispetto delle intensità e degli importi massimi stabiliti dalle norme di riferimento. Il contributo è, altresì, cumulabile con gli aiuti di stato con costi ammissibili non individuabili e con altre agevolazioni pubbliche non configurabili quali aiuti di stato, a condizione che la somma complessiva delle agevolazioni concesse per un determinato bene o servizio non superi il valore totale.
Le risorse finanziarie disponibili sono pari a 25 milioni di euro.
Quali sono i progetti ammissibili?
Sono ammissibili progetti finalizzati a migliorare le capacità competitive e la transizione digitale ed ecologica dei beneficiari e, in particolare, avere ad oggetto uno o più degli interventi di seguito elencati.
- A – Transizione ecologica
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- utilizzo di sistemi per il risparmio energetico e risorse idriche;
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- adozione di innovazioni di prodotto e di processo in tema di utilizzo efficiente delle risorse e di trattamento e trasformazione dei rifiuti;
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- acquisizione di strumenti e tecnologie finalizzati all’uso razionale dell’acqua ed alla depurazione della stessa;
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- adozione di strumenti tecnologici innovativi in grado di aumentare il tempo di vita dei prodotti e di
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- efficientare il ciclo produttivo;
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- acquisizione di nuovi modelli di packaging intelligente (smart packaging) che prevedano anche l’utilizzo di materiali recuperati.
- B – Transizione digitale
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- acquisizione di strumentazione tecnologica e informatica aggiornata e applicazioni e sistemi digitali;
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- creazione/ottimizzazione della rete di informazioni e processi in azienda;
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- sistemi digitali per la raccolta, analisi e conservazione dei dati aziendali.
- C – Nuovi modelli organizzativi – investimenti tesi alla riorganizzazione dei processi aziendali attraverso l’introduzione di innovazioni tecnologiche, di nuove soluzioni gestionali, di impianti e attrezzature volti ad aumentare la produttività e la performance economica.
Il costo totale ammissibile del progetto deve essere compreso tra 30.000 e 500.000 euro con avvio dei lavori posteriore alla presentazione della domanda di contributo e spese ammissibili dal giorno successivo alla data di presentazione della domanda di aiuto. Le attività dovranno concludersi entro 12 mesi dalla data di concessione dell’aiuto. Entro tale termine tutte le spese ammissibili devono essere fatturate e pagate dal beneficiario.
Spese ammissibili
- macchinari, impianti ed attrezzature varie nuovi di fabbrica, ivi compresi quelli necessari all’attività gestionale del proponente ed esclusi quelli relativi alle attività di rappresentanza;
- opere murarie ed impiantistiche strettamente necessarie per l’installazione e il collegamento dei macchinari acquisiti e dei nuovi impianti produttivi entro il limite del 15% dei costi totali di progetto; non sono ammesse le spese per acquisto di immobili e terreni;
- programmi informatici commisurati alle esigenze produttive e gestionali del proponente, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate
- servizi di consulenza ed equipollenti, utilizzati esclusivamente ai fini della realizzazione del progetto di investimento, relativi a spese di consulenza per studi e progettazione, spese per il conseguimento delle certificazioni (ISO 14001, ISO 50001, EMAS, ISO 45001, ESG), che concorrono alla definizione del punteggio.
Le spese per servizi di consulenza sono ammesse nel limite del 10% dell’investimento ammissibile dell’intero progetto. Le spese di consulenza per studi e progettazione non possono in ogni caso superare il limite del 3% dell’investimento ammissibile dell’intero progetto.
Come funziona la procedura di accesso?
Ai fini dell’accesso è prevista una procedura valutativa a sportello. È possibile caricare le domande sulla piattaforma digitale tra il 20 novembre e il 20 dicembre 2023 mentre l’invio effettivo delle stesse è possibile solamente il 21 dicembre 2023 a partire dalle ore 10.00 e fino alle ore 16.00.
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