Progetti di R&S nel settore biomedico |
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Periodo di apertura | 1° ottobre 2024 – 29 novembre 2024 |
Beneficiari |
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Tipo di agevolazioni | Fondo perduto |
Intensità dell’agevolazione |
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Investimenti/costi ammissibili |
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Regime di Aiuto | Esenzione |
Procedura di accesso | Negoziale |
Quali sono le finalità?
L’avviso per la selezione di progetti di R&S nel settore biomedico agevola grandi progetti di ricerca industriale e/o sviluppo sperimentale nel settore delle scienze della vita, con riguardo a progetti che prevedono il ricorso a servizi e prestazioni forniti da istituzioni operanti nel sistema sanitario o della ricerca applicata alle life sciences.
In particolare, dalla realizzazione dei progetti in Italia deriva lo sviluppo di terapie, sistemi diagnostici e/o dispositivi medicali in grado di affrontare esigenze cliniche e di filiera insoddisfatte e con un impatto sull’impiego di competenze e di professionalità altamente qualificate nel settore biomedico.
A chi è rivolto?
Possono partecipare al bando i soggetti operanti nell’ambito della produzione e/o commercializzazione di prodotti farmaceutici, che svolgano attività di ricerca industriale e/o sviluppo sperimentale da almeno 12 mesi precedenti la presentazione della domanda di ammissione al contributo.
Tali soggetti devono:
- avere sede legale in Italia e aver depositato l’atto costitutivo ed essere regolarmente iscritte presso la C.C.I.A.A.
- se non residente nel territorio italiano, avere sede legale e personalità giuridica riconosciuta nello Stato di residenza come risultante dall’omologo registro delle imprese.
Quali agevolazioni offre?
Indipendentemente dal valore del progetto presentato, il contributo a fondo perduto per singolo progetto è concesso per un importo fino a 20 milioni di euro a valere sul Fondo Biomedico e, in ogni caso, nei limiti delle intensità previste dall’articolo 25, par. 5, del Regolamento GBER per gli aiuti a progetti di ricerca e sviluppo, pari a:
- il 50% dei costi ammissibili per la ricerca industriale;
- il 25% dei costi ammissibili per lo sviluppo sperimentale.
I contributi non sono cumulabili con altre agevolazioni pubbliche, ivi incluse quelle concesse a titolo “de minimis” secondo quanto stabilito dal Regolamento UE n. 1407/2013 ad eccezione di quanto previsto dall’art. 8, par. 3, del Regolamento GBER.
Le risorse disponibili ammontano a 40 milioni di euro.
Quali sono i progetti ammissibili?
Ai fini dell’ammissibilità, i progetti devono essere realizzati dai soggetti in possesso dei requisiti del bando, avviati entro e non oltre 90 giorni dalla data della delibera di concessione del contributo da parte della Fondazione, pena la revoca del contributo stesso, aventi durata non superiore a trentasei mesi, salvo le richieste di proroga motivate e autorizzate dalla Fondazione, per una durata che non potrà comunque essere superiore a dodici mesi e aventi valore minimo di almeno 20 milioni di euro.
Ogni progetto è integralmente costituito da attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale. Prevede il ricorso a servizi e prestazioni forniti da istituzioni operanti nel sistema sanitario o della ricerca applicata alle life sciences,
dalla cui realizzazione in Italia possa derivare lo sviluppo di terapie, sistemi diagnostici e/o dispositivi medicali in grado di affrontare esigenze cliniche e di filiera insoddisfatte e con un impatto sull’impiego di competenze e di professionalità altamente qualificate nel settore biomedico.
Di seguito i costi ammissibili:
- spese di personale ovvero personale dipendente, ricercatori, collaboratori, somministrati, tecnici e altro personale ausiliario, anche distaccato da una o più società del gruppo di appartenenza, purché a tempo pieno e per la durata della sua prestazione nel progetto e, comunque, entro i limiti di un importo pari al 45% delle spese ammissibili;
- costi relativi a strumentazione e attrezzature nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto, entro il limite del 10% delle spese ammissibili;
- la ricerca contrattuale, le conoscenze e i brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne alle normali condizioni di mercato, nonché i costi per i servizi di consulenza e gli altri servizi equivalenti utilizzati esclusivamente per l’attività del progetto entro i limiti di un importo pari al 35% delle spese ammissibili;
- le spese generali supplementari e altri costi di servizio, compresi i costi dei materiali, delle forniture e di prodotti analoghi, direttamente imputabili al progetto calcolate con riferimento ai bilanci di esercizio del periodo di svolgimento del progetto stesso e, in ogni caso, in misura non superiore al 10% delle spese ammissibili.
È concessa una variabilità tra le voci non superiore al 10% del valore del progetto, ferma restando la congruità delle stesse rispetto allo svolgimento delle attività e degli obiettivi inerenti i programmi di ricerca industriale e/o sviluppo sperimentale.
Come funziona la procedura di accesso?
Ai fini dell’accesso è prevista una procedura valutativa negoziale: le candidature possono essere presentate dal 1° ottobre 2024 e sino alle ore 13:00 del 29 novembre 2024. Al momento della presentazione della domanda, verrà assegnato il Codice Unico di Progetto (CUP) acquisito dalla Fondazione.
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