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Fondo Transizione Industriale

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Bandi Regionali e Nazionali
Settembre 5, 2023

Fondo Transizione Industriale

Periodo di apertura   non ancora definito per il 2024
Beneficiari PMI – Grandi Imprese
Agevolazione  Fondo perduto 50%
Procedura di accesso   Valutativa a sportello 

Qual è la finalità?

Il Fondo per il sostegno alla transizione industriale ha ad oggetto l’adeguamento del sistema produttivo nazionale alle politiche europee in materia di lotta ai cambiamenti climatici 

Tutti i progetti devono perseguire una o più tra le seguenti finalità 

  1. conseguimento nell’ambito dell’unità produttiva oggetto di intervento di una maggiore efficienza energetica nell’esecuzione dell’attività d’impresa; 
  2. uso efficiente delle risorse, attraverso una riduzione dell’utilizzo delle stesse anche tramite il riuso, il riciclo o il recupero di materie prime e/o l’uso di materie prime riciclate, nell’unità produttiva oggetto dell’intervento; 
  3. cambiamento fondamentale del processo produttivo complessivo dell’unità produttiva oggetto dell’investimento, attraverso l’implementazione di soluzioni e tecnologie atte a consentire una maggiore efficienza energetica ovvero attraverso il riciclo e il riuso di materiali produttivi, materie prime e riciclate. 

Il bando prevede le seguenti due linee agevolative:  

  1. Titolo II – Investimenti volti a perseguire una maggiore efficienza energetica sotto forma di risparmio energetico nell’esecuzione dell’attività d’impresa (in conformità all’art. 38 del Regolamento GBER) ovvero di un cambiamento fondamentale del processo di produzione (ai sensi degli articoli 14 e 17 del Regolamento GBER);  

e/o 

  1. Titolo III – Investimenti destinati a perseguire un uso efficiente delle risorse attraverso una riduzione dell’utilizzo delle stesse anche tramite il riuso, il riciclo o il recupero di materie prime e/o l’uso di materie prime riciclate o un cambiamento fondamentale del processo produttivo oggetto di intervento. 

A chi è rivolto il Fondo per la transizione industriale?

Accedono agli interventi del Fondo le imprese operanti sul territorio nazionale, di qualsiasi dimensione, regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese ed attive nei settori estrattivo e manifatturiero di cui alle sezioni B e C della classificazione delle attività economiche ATECO 2007 

Quali agevolazioni offre?

Il Fondo offre sostegni nella forma di contributi a fondo perduto con percentuali variabili a seconda degli investimenti, premialità e modalità di calcolo delle spese ammissibili.  

Titolo II – Maggiore efficienza energetica o cambiamento fondamentale del processo di produzione 

Limitatamente agli investimenti aventi ad oggetto il conseguimento di una maggiore efficienza energetica nell’esecuzione delle attività di impresa, il Fondo offre contributi con percentuali pari al 30%, se tali spese sono state individuate confrontando i costi dell’investimento con quelli di uno scenario controfattuale in assenza dell’aiuto.  

Speciali maggiorazioni sono previste in misura pari al 20% per le piccole imprese, 10% per le medie imprese, 15% per investimenti effettuati nelle zone a) e 5% per investimenti effettuati nelle zone c) della Carta degli Aiuti a finalità regionale 2021-2027.  

Limitatamente agli investimenti relativi ad una maggiore efficienza energetica, sono agevolabili i costi supplementari necessari per raggiungere un livello più elevato di efficienza energetica, determinati confrontando i costi del programma di investimento con quelli relativi ad uno scenario controfattuale che tenga conto degli investimenti che verrebbero effettuati in assenza di aiuto. 

Qualora venga richiesta l’applicazione dalla sezione 2.6 del Temporary Framework e il progetto sia in grado di consentire una riduzione dei consumi pari al 20%, il contributo può essere incrementato fino al 40%. Se il progetto è in grado di ridurre i consumi energetici di almeno il 25%, è prevista un’ulteriore maggiorazione del 15%.  

Qualora, invece, le spese ammissibili vengano determinate senza scenario controfattuale e considerando il 100% dei costi totali di investimento, tutte le intensità e le maggiorazioni sopra citate sono decurtate del 50%. 

Gli investimenti aventi ad oggetto l’installazione di impianti di (i) co-generazione ad alto rendimento, (ii) per la produzione di energia da fonti rinnovabili o di idrogeno rinnovabile destinato all’autoconsumo e/o (iii) per lo stoccaggio di energia possono ottenere contributi fino al:  

  1. 45% dei costi, con maggiorazioni del 20% per le piccole imprese e del 10% per le medie imprese;  
  2. 30% per gli impianti di stoccaggio e cogenerazione non ad alto rendimento, con maggiorazioni del 20% per le piccole imprese e del 10% per le medie imprese.  

Infine, gli investimenti relativi al cambiamento fondamentale del processo produttivo godono di contributi a fondo perduto con intensità massima disciplinata dalla Carta degli Aiuti a finalità regionale. 

Titolo III – Uso efficiente delle risorse o cambiamento fondamentale del processo produttivo  

In caso di investimenti aventi ad oggetto l’introduzione di misure tese ad un uso efficiente delle risorse, le agevolazioni arrivano al 40% delle spese ammissibili, con premialità del 20% per le piccole imprese, del 10% per le medie imprese, del 15% per investimenti effettuati nelle zone a) e del 5% per investimenti effettuati nelle zone c).  

Ai fini dell’agevolabilità delle spese devono essere considerati costi agevolabili esclusivamente i costi supplementari necessari per raggiungere l’obiettivo ambientale previsto, determinati confrontando i costi del programma di investimento con quelli di uno scenario controfattuale 

Gli investimenti relativi al cambiamento fondamentale del processo produttivo godono di contributi a fondo perduto con intensità massima disciplinata dalla Carta degli Aiuti a finalità regionale. 

La dotazione complessiva del fondo è pari a 150 milioni di euro per il 2024 e 300 milioni a partire dal 2025.

Quali sono i progetti ammissibili dal Fondo per la transizione industriale?

Sono ammissibili i programmi di investimento con costi compresi tra 3 e 20 milioni di euro, avviati successivamente alla presentazione della domanda di accesso, realizzati entro 36 mesi dalla data di concessione del contributo ed eventualmente accompagnati da progetti di formazione del personale

  • Titolo II – Investimenti volti a perseguire una maggiore efficienza energetica sotto forma di risparmio energetico nell’esecuzione dell’attività d’impresa (in conformità all’art. 38 del Regolamento GBER) ovvero di un cambiamento fondamentale del processo di produzione (ai sensi degli articoli 14 e 17 del Regolamento GBER);  
  • Titolo III – Investimenti destinati a perseguire un uso efficiente delle risorse attraverso una riduzione dell’utilizzo delle stesse anche tramite il riuso, il riciclo o il recupero di materie prime e/o l’uso di materie prime riciclate o un cambiamento fondamentale del processo produttivo oggetto di intervento. 

Sono ammissibili le spese di seguito determinate, riferite all’acquisto e alla costruzione di immobilizzazioni nella misura necessaria alle finalità del progetto e strettamente necessarie per soddisfare gli obiettivi ambientali:  

  • suolo aziendale e sue sistemazioni, nei limiti del 10% dell’investimento complessivamente ammissibile; 
  • opere murarie e assimilate, nel limite del 40% dell’investimento complessivamente ammissibile;
  • impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica; 
  • programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi, esclusivamente nella misura necessaria alle finalità del progetto.  

A completamento dei programmi di investimento sono ammissibili, qualora strettamente connessi e funzionali, anche i progetti per la formazione del personale, entro un massimale pari al 10% del programma totale di investimento. 

Non sono ammissibili singoli beni di importo inferiore a euro 500.

Quali sono i costi ammissibili?

I programmi sono avviati successivamente alla presentazione della domanda, diretti all’ampliamento della capacità, alla diversificazione della produzione funzionale, a ottenere prodotti mai fabbricati in precedenza o al cambiamento fondamentale del processo di produzione di un’unità produttiva esistente ovvero alla realizzazione di una nuova unità produttiva.  

I programmi hanno ad oggetto i seguenti costi 

  • macchinari, impianti e attrezzature; 
  • opere murarie, nei limiti del 40% per cento del totale dei costi ammissibili; 
  • programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei beni materiali (macchinari, impianti e attrezzature);
  • acquisizione di certificazioni ambientali, secondo quanto specificato dal provvedimento di cui all’articolo 9, comma 2 del Bando (Allegato 3 DD 12 aprile);  
  • diagnosi energetica dell’unità produttiva, entro il limite del 3% dell’importo dei costi ammissibili e limitatamente ai programmi aventi ad oggetto il miglioramento della sostenibilità energetica dell’impresa. 

Il termine massimo di ultimazione è posto a dodici mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni.  

Quali sono le modalità di accesso?

La domanda deve essere presentata attraverso il sito dell’Ente gestore del Fondo (Invitalia) e ai fini dell’accesso sarà prevista una procedura valutativa. Non è stato ancora definito l’intervallo temporale per la presentazione delle domande per l’anno 2024.  

Per saperne di più sul Bando “Fondo Transizione Industriale” contatta il team di Ayming: con la nostra expertise ventennale in materia di bandi, ti supporteremo nella verifica dei requisiti richiesti e nella presentazione della domanda

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