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Investimenti sostenibili 4.0

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Bandi Regionali e Nazionali
Gennaio 10, 2025
Periodo di apertura   Non noto 
Beneficiari  PMI (necessari 2 bilanci) 
  • Tipo di agevolazioni  
Contributo a fondo perduto 

Finanziamento agevolato 

Intensità dell’agevolazione 
  • Contributo a fondo perduto (35%) 
  • Finanziamento agevolato (40%) 
Investimenti/costi ammissibili 
  • Macchinari, impianti e attrezzature; 
  • Opere murarie (max. 40%); 
  • Programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei beni materiali di cui alla lettera a); 
  • Acquisizione di certificazioni ambientali;  
  • Servizi avanzati di consulenza 
Regime di Aiuto  Regime di Esenzione 
Procedura di accesso  Procedura valutativa a sportello 

Qual è la finalità?

Il bando sostiene programmi di investimento nel Mezzogiorno, proposti da PMI, rispettosi dei principi e della disciplina in materia di tutela dell’ambiente e coerenti con il piano Transizione 4.0.  

Priorità è assegnata ai programmi che – in aggiunta alle predette caratteristiche – sono in grado di contribuire al raggiungimento degli obiettivi climatici e ambientali definiti dall’Unione europea e perseguiti dal PN RIC 2021 – 2027. 

A chi è rivolto il bando “Investimenti sostenibili 4.0”?

Il bando è rivolto alle PMI aventi sede legale e/o operativa nelle Regioni del Mezzogiorno, meno di 250 ULA e fatturato o totale di bilancio annuo, rispettivamente, inferiore a 50 milioni di euro o a 43 milioni di euro.  

  • regolarmente costituite, iscritte e “attive” nel Registro delle imprese; sono ammesse anche le imprese non residenti nel territorio italiano, a patto che dimostrino la disponibilità dell’unità produttiva oggetto del programma di investimento alla data di presentazione della prima richiesta di erogazione dell’agevolazione; 
  • nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali aventi finalità liquidatorie; 
  • in regime di contabilità ordinaria;  
  • in possesso di almeno due bilanci o due dichiarazioni dei redditi equivalenti approvati e depositati presso il Registro delle imprese; 
  • in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia e urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente ed essere in regola in relazione agli obblighi contributivi; 
  • aver restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero; 
  • non aver effettuato, nei 2 anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l’unità produttiva.  

Quali agevolazioni offre?

Le agevolazioni sono concesse ai sensi e nei limiti degli articoli 13 e 14 del Regolamento di Esenzione nella forma del contributo in conto impianti e del finanziamento agevolato, a copertura di una percentuale nominale massima delle spese ammissibili pari al 75%, di cui il 35% dell’ammontare complessivo delle spese ammissibili in forma di contributo in conto impianti e il 40% delle medesime spese in forma di finanziamento agevolato 

Il finanziamento agevolato deve essere restituito dall’impresa beneficiaria senza interessi a decorrere dalla data di erogazione dell’ultima quota a saldo delle agevolazioni, secondo un piano di ammortamento a rate semestrali costanti posticipate scadenti il 31 maggio e il 30 novembre di ogni anno, in un periodo della durata massima di 7 anni. 

Le imprese beneficiarie devono garantire la copertura finanziaria del programma di investimento ammesso alle agevolazioni, attraverso risorse proprie ovvero mediante finanziamento esterno in una forma priva di qualsiasi tipo di sostegno pubblico, in misura almeno pari al 25% delle spese ammissibili complessive. Questo implica l’impossibilità di cumulo sulle medesime spese con altre agevolazioni.  

Le risorse disponibili ammontano a 300 milioni di euro.  

Quali sono i progetti ammissibili dal bando “Investimenti sostenibili 4.0”?

Sono ammissibili alle agevolazioni i programmi finalizzati allo svolgimento di attività manifatturiere e/o attività di servizi alle imprese, che prevedono la realizzazione di investimenti innovativi, sostenibili e con contenuto tecnologico elevato e coerente al piano nazionale Transizione 4.0, attraverso l’utilizzo delle tecnologie abilitative di cui all’Allegato n. 1, in grado di aumentare il livello di efficienza e di flessibilità nello svolgimento dell’attività economica dell’impresa proponente. 

Per i programmi caratterizzati da un particolare contenuto di sostenibilità, sono previsti specifici criteri di valutazione, che consentono all’impresa proponente di conseguire un punteggio aggiuntivo nell’ambito della procedura di accesso, secondo quanto ivi specificato.  

Di particolare rilevanza i programmi che:  

  • a1) contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi climatici UE “mitigazione dei cambiamenti climatici” e “adattamento ai cambiamenti climatici” (art. 9 Reg. UE 2020/852);  
  • a2) prevedono l’applicazione di soluzioni comprese tra quelle di cui all’Allegato n. 2, idonee a favorire la transizione dell’impresa verso il paradigma dell’economia circolare 
  • b) promozione dell’efficienza energetica delle imprese, con il conseguimento, attraverso le misure di cui all’Allegato n. 3, di un risparmio energetico, all’interno dell’unità produttiva interessata dall’intervento, non inferiore al 5% rispetto ai consumi dell’anno precedente alla data di presentazione della domanda.  

Con riferimento all’Allegato 3 l’Introduzione di sistemi di monitoraggio dei consumi energetici” e “Installazione di impianti di produzione di energia termica o elettrica da fonte rinnovabile per l’autoconsumo sono ammesse solamente in congiunzione ad altre tecnologie.  

Quali sono i costi ammissibili?

I costi ammissibili sono compresi tra 750.000 e 5 milioni di euro e, comunque, non possono eccedere il 70% del fatturato dell’ultimo bilancio approvato e depositato, ovvero, nel caso di imprese individuali e società di persone, dell’ultima dichiarazione dei redditi e devono essere sostenuti successivamente alla presentazione della domanda. La durata dei progetti non può eccedere 18 mesi 

Sono ammissibili alle agevolazioni le spese strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento relative all’acquisto di nuove immobilizzazioni materiali e immateriali, come definite agli articoli 2423 e seguenti del codice civile, che riguardino: 

  • macchinari, impianti e attrezzature; 
  • opere murarie, nei limiti del 40% del totale dei costi ammissibili; 
  • programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei beni materiali di cui alla lettera a); 
  • acquisizione di certificazioni ambientali 
  • servizi avanzati di consulenza diretti all’applicazione delle tecnologie abilitanti di cui all’Allegato 1 (max. 5%) e/o servizi di consulenza diretti alla definizione della diagnosi energetica (max. 3%), limitatamente ai soli progetti caratterizzati da sostenibilità.  

I programmi di investimento caratterizzati da un notevole grado di complessità e integrazione tecnico-produttiva possono essere realizzati, in tutto o in parte, anche attraverso il ricorso alla modalità del cosiddetto contratto “chiavi in mano”. Non sono ammesse le spese sostenute attraverso il sistema della locazione finanziaria, connesse a commesse interne, beni usati, acquisto o locazione di terreni e fabbricati e di funzionamento

Quali sono le modalità di accesso?

Ai fini dell’accesso è prevista una procedura valutativa a sportello nella finestra temporale che sarà resa nota con apposito provvedimento direttoriale del MIMIT e di INVITALIA.  

 

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