Lombardia – Transizione digitale delle imprese lombarde |
|
Periodo di apertura | 3 settembre 2024 – 12 novembre 2024 |
Beneficiari | PMI |
Tipo di agevolazioni | Fondo perduto |
Intensità dell’agevolazione | 50% |
Investimenti/costi ammissibili |
|
Regime di Aiuto | De Minimis |
Procedura di accesso | Graduatoria |
Quali sono le finalità?
Il bando Transizione digitale delle imprese lombarde sostiene la trasformazione digitale delle PMI e dei loro processi produttivi mediante l’implementazione di un Piano strategico di Digitalizzazione volto a conseguire una maggiore maturità digitale.
A chi è rivolto?
Possono presentare domanda le PMI regolarmente costituite, iscritte e attive nel Registro delle Imprese, con almeno due bilanci approvati alla data di presentazione della domanda al bando attuativo e sede operativa in Lombardia al momento della concessione dell’agevolazione.
Sono escluse le imprese con codici ATECO appartenenti alla sezione A, 61 Telecomunicazioni, 62 Produzione di software, consulenza informatica e attività connesse, 63 Attività dei servizi di informazione a altri servizi informatici, K Attività finanziarie e assicurative, attive nel settore del tabacco e/o rientrano nelle specifiche esclusioni di cui all’art. 1 del Regolamento (UE) n.2831/2023. Altresì escluse le imprese prive di regolarità contributiva e non in regola con la normativa antimafia vigente.
Quali agevolazioni offre il bando Transizione digitale delle imprese lombarde?
L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto concesso ed erogato fino al 50% delle spese ammissibili entro un limite massimo di 100.000 euro per impresa.
L’agevolazione è concessa nel rispetto del Regolamento (UE) n. 2831/2023 del 13 dicembre 2023 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’unione europea agli aiuti «de minimis» ed è cumulabile, nei limiti della spesa sostenuta, con altre agevolazioni concesse per le medesime spese qualificabili come aiuti di Stato nel limite del 100% dei costi ammissibili.
La dotazione finanziaria iniziale è pari a 20 milioni, incrementabili fino a 30 milioni di euro.
Quali sono i progetti ammissibili?
Sono ammissibili i progetti con investimenti minimi superiori a 30.000 euro, conformi al principio DNSH, tenendo conto degli specifici elementi di valutazione e di mitigazione indicati nel Rapporto VAS, secondo le modalità che verranno dettagliate nel bando attuativo.
In primo luogo, gli interventi dovranno prevedere la misurazione della maturità digitale dell’impresa (assessment digitale), che dovrà essere effettuata dai seguenti fornitori fino a 12 mesi antecedenti la Delibera n. 2830 del 22 luglio 2024 (non prima del 22 luglio 2023):
- Digital Innovation Hub (DIH) di cui al Piano Nazionale Transizione 4.0;
- Poli europei dell’innovazione digitale (EDIH);
- Punti Impresa Digitale – (PID) del sistema camerale;
- Ulteriori erogatori, attivi da almeno un anno dalla presentazione della domanda, che abbiano un sistema di misurazione della maturità digitale coerente le tematiche di Impresa 4.0.
Successivamente alla misurazione della maturità digitale e coerentemente con gli esiti della stessa, l’impresa richiedente dovrà:
- Definire un Piano strategico di Digitalizzazione coerente con la valutazione emersa dalla misurazione del livello di maturità digitale;
- Predisporre un intervento attuativo coerente col Piano strategico individuato, che riporti in maniera dettagliata le soluzioni e le tecnologie digitali che si intendono mettere in atto al fine di realizzare uno o più obiettivi/attività previsti dal Piano strategico.
Le soluzioni digitali individuate potranno prevedere tecnologie riconducibili ad una o più delle seguenti aree tematiche/linee di intervento:
- Cybersecurity, sicurezza dei dati e infrastrutture tecnologiche;
- Analisi dei dati e Intelligenza Artificiale;
- Automazione dei processi aziendali e digitalizzazione dei servizi (es. manifattura additiva e stampa 3D; robotica avanzata e collaborativa; prototipazione rapida; integrazione dei sistemi; soluzioni tecnologiche digitali di filiera per l’ottimizzazione della supply chain; soluzioni tecnologiche per la gestione e il coordinamento dei processi aziendali);
- Sostenibilità e innovazione (es. internet delle cose e delle macchine; soluzioni tecnologiche per la navigazione immersiva, interattiva e partecipativa quali realtà aumentata, realtà virtuale e ricostruzioni 3D; web 3.0).
Costi ammissibili
Sono ammissibili le spese sostenute a partire dal giorno successivo alla data di presentazione della domanda da parte del soggetto richiedente ed entro il termine di realizzazione del progetto:
- Acquisto di servizi informatici e/o tecnologie strettamente connesse alla realizzazione dell’Intervento attuativo;
- Acquisto di servizi funzionali alla definizione del Piano strategico di Digitalizzazione e alla definizione dell’Intervento attuativo (massimo il 10% dell’investimento totale – incluse le spese indirette), entro e non oltre il 10% del totale delle spese ammissibili del Progetto di investimento;
- Servizi di formazione e accompagnamento funzionali alle tecnologie introdotte (massimo il 5% dell’investimento totale – incluse le spese indirette), entro e non oltre il 5% del totale delle spese ammissibili del Progetto di investimento;
- Spese indirette determinate con un tasso forfettario pari al 7% delle spese ammissibili di cui alle precedenti lettere a), b), c), conformemente all’articolo 54 lettera a) del Regolamento (UE) n. 1060/2021.
Solo le spese funzionali alla definizione del Piano strategico di Digitalizzazione di cui alla lettera b), sono ammissibili anche nel caso in cui sia sostenuta e quietanzata dalla data di pubblicazione sul BURL della presente deliberazione.
Come funziona la procedura di accesso?
Ai fini dell’accesso è prevista una procedura valutativa a graduatoria nelle finestre temporali che saranno previste dall’avviso di riferimento.
Nessun commento