Scoperta imprenditoriale |
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Periodo di apertura |
Precaricamento: 24 gennaio 2024 |
Beneficiari |
PMI + Grandi Imprese |
Agevolazione |
Fondo perduto + Finanziamento agevolato |
Procedura di accesso |
Valutativa a sportello |
Quali sono le finalità?
Il bando “Scoperta imprenditoriale” sostiene la valorizzazione economica dell’innovazione attraverso la sperimentazione e l’adozione di soluzioni innovative e tecnologicamente avanzate e accelera, al contempo, la ricerca collaborativa e il processo di scoperta dinamica e imprenditoriale di nuovi domini di specializzazione.
Particolare attenzione è riservata ai progetti di rilevanza strategica per il sistema produttivo, la competitività delle PMI nonché coerenti con le aree tematiche della Strategia nazionale di specializzazione intelligente ovvero finalizzati a individuare traiettorie tecnologiche e applicative evolutive della stessa, a patto che siano realizzati esclusivamente secondo modalità collaborativa.
A chi è rivolto?
Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese di qualsiasi dimensione con almeno due bilanci approvati al momento della presentazione della domanda di agevolazioni, che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria (attività di cui all’art. 2195 del codice civile, numeri 1, 3 e 5), e i Centri di ricerca.
Gli Organismi di ricerca possono essere co-proponenti di un progetto congiunto con i citati soggetti.
Ai fini dell’ammissibilità alle agevolazioni, i soggetti beneficiari devono realizzare i progetti di ricerca e sviluppo esclusivamente in forma collaborativa, secondo le modalità alternative descritte in seguito:
- progetto realizzato mediante contratto di rete o altre forme contrattuali di collaborazione (quali, ad esempio, consorzio e accordo di partenariato) congiuntamente da più proponenti, che preveda un massimo di tre soggetti proponenti, ivi compresa l’impresa capofila, almeno una PMI tra i soggetti proponenti e a condizione che ciascuno dei soggetti proponenti sostenga almeno il 10% dei costi ammissibili;
- progetto realizzato da una PMI ovvero da una piccola impresa a media capitalizzazione quale singola proponente, che preveda la partecipazione di uno o più soggetti esterni all’impresa – indipendenti – che concorrano alle attività del progetto attraverso servizi di ricerca, prestazioni di consulenza alla ricerca e sviluppo e/o ricerca contrattuale in misura pari al 10% dei costi ammissibili.
Alla data di presentazione della domanda, le imprese devono essere regolarmente costituite in forma societaria, nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non in difficoltà, in regime di contabilità ordinaria e con almeno due bilanci o documenti equipollenti approvati, conformi alla normativa nazionale ed europea in tema di Aiuti e in regola con la restituzione delle somme dovute.
Le imprese non residenti sul territorio italiano devono avere una personalità giuridica riconosciuta nello Stato di residenza come risultante dall’omologo registro delle imprese e dimostrare la disponibilità di una sede secondaria alla data di richiesta della prima erogazione delle agevolazioni.
Tutte le imprese, infine, presentare un’adeguata capacità di rimborsare il finanziamento agevolato e, quindi, un valore Cflow/(Fa/N) pari a 0,8 come prescritto dall’allegato n. 2 del bando.
“Cflow” indica il valore medio degli ultimi due bilanci della somma dei valori relativi al risultato di esercizio, “Fa” indica l’importo del finanziamento agevolato e “N” il numero degli anni di ammortamento del finanziamento agevolato.
Quali agevolazioni offre?
Le agevolazioni sono riconosciute ai sensi e nei limiti degli articoli 4 e 25 del Regolamento GBER nella forma del finanziamento agevolato in misura pari al 50% dei costi e delle spese ammissibili e nella forma del contributo diretto alla spesa per una percentuale dei costi articolata come segue:
- 35% per le imprese di piccola dimensione;
- 30% per le imprese di media dimensione;
- 25% per le imprese di grande dimensione.
Agli Organismi di ricerca, invece, il contributo è riconosciuto in misura pari al 60% per le attività di ricerca industriale e al 40% per le attività di sviluppo sperimentale.
Il finanziamento agevolato non è assistito da garanzia, ha durata compresa tra 1 e 8 anni (oltre ad un periodo di preammortamento facoltativo non superiore a 3 anni) con un tasso pari al 20% di quello di riferimento. Il rimborso avviene a rate semestrali costanti posticipate scadenti il 30 giugno e il 31 dicembre di ogni anno.
Le risorse complessivamente disponibili ammontano a 300 milioni di euro a valere sull’Azione 1.1.4. del Programma Nazionale Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale 2021-2027.
Una quota pari al 60% delle predette risorse è riservata ai progetti proposti da PMI e da reti di imprese. Ai fini dell’accesso a tale riserva, i soggetti che propongono un progetto di ricerca e sviluppo in forma congiunta devono appartenere tutti alla categoria delle PMI, ad eccezione degli Organismi di ricerca, o devono realizzare il progetto mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete. Opera, infine, un ulteriore sotto riserva pari al 25% a beneficio delle micro e piccole imprese.
Quali sono i progetti ammissibili?
Sono ammessi i progetti riguardanti attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali (KETs) nell’ambito delle aree tematiche e delle traiettorie di sviluppo definite dalla Strategia nazionale di specializzazione intelligente ovvero nell’ambito di altre aree tematiche e traiettorie di sviluppo non rientranti nella predetta Strategia, al fine di contribuire ad alimentare il processo di scoperta imprenditoriale e il conseguente adattamento evolutivo.
Di seguito l’elenco delle tecnologie abilitanti fondamentali rilevanti ai fini del bando:
- Materiali avanzati e nanotecnologia;
- Fotonica e micro/nano elettronica;
- Sistemi avanzati di produzione;
- Tecnologie delle scienze della vita;
- Intelligenza artificiale;
- Connessione e sicurezza digitale.
I progetti devono essere realizzati nei territori delle Regioni meno sviluppate (Campania, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna), prevedere costi ammissibili compresi tra 1 e 5 milioni di euro, avere una durata tra 18 e 36 mesi ed essere conformi al DNSH. L’avvio delle attività progettuali deve avvenire successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazione e comunque entro 3 mesi dalla concessione delle stesse.
I progetti devono essere diretti ad introdurre significativi avanzamenti tecnologici, non limitandosi alla sola fase di ricerca, e prevedere attività strettamente connesse tra di loro in relazione all’obiettivo previsto dal progetto
Sono ammissibili alle agevolazioni di cui al presente decreto le spese e i costi relativi a:
- a) il personale del soggetto proponente impegnato nel progetto, limitatamente a tecnici, ricercatori ed altro personale ausiliario, nella misura in cui sono impiegati nelle attività di ricerca e di sviluppo oggetto dell’iniziativa. Sono esclusi i costi del personale con mansioni amministrative, contabili e commerciali;
- b) gli strumenti e le attrezzature di nuova fabbricazione, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca e sviluppo; nel caso in cui il periodo di utilizzo per il progetto degli strumenti e delle attrezzature sia inferiore all’intera vita utile del bene, sono ammissibili solo le quote di ammortamento fiscali ordinarie relative al periodo di svolgimento del progetto di ricerca e sviluppo;
- c) i servizi di consulenza, ricerca contrattuale e gli altri servizi utilizzati per l’attività del progetto di ricerca e sviluppo, inclusa l’acquisizione o l’ottenimento in licenza dei risultati di ricerca, dei brevetti e del know-how, tramite una transazione effettuata alle normali condizioni di mercato;
- d) le spese generali relative al progetto;
- e) i materiali utilizzati per lo svolgimento del progetto.
Come funziona la procedura di accesso?
Ai fini dell’accesso è prevista una procedura valutativa a sportello. La procedura di precompilazione della domanda di agevolazione e della documentazione allegata è resa disponibile nel sito internet del Soggetto gestore a partire dal 24 gennaio 2024.
Dalle ore 10.00 del giorno 7 febbraio 2024 le imprese possono presentare, anche in forma congiunta, le domande di agevolazione. Lo sportello si chiuderà ad esaurimento delle risorse.
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