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Tecnologie STEP – Mini contratti di sviluppo

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Bandi Regionali e Nazionali
Aprile 27, 2024

Tecnologie STEP – Mini contratti di sviluppo 

Periodo di apertura

Non ancora definito

Beneficiari

PMI

Grandi imprese

 Agevolazione 

Fondo perduto e finanziamento agevolato
Procedura di accesso 

Da definire

Quali sono le finalità?

I mini contratti di sviluppo sono indirizzati al sostegno, allo sviluppo e alla fabbricazione di tecnologie digitali e “deep tech”, oltre che quelle green e alle biotecnologie e sostiene i programmi di investimento produttivo ovvero di ricerca e sviluppo aventi importi compresi tra 5 e 20 milioni di euro al fine di:  

  • sostenere lo sviluppo o la fabbricazione di tecnologie critiche o salvaguardare e rafforzare le rispettive catene del valore nei seguenti ambiti:  
    • tecnologie digitali e innovazione delle tecnologie «deeptech» quali microelettronica, calcolo ad alte prestazioni, calcolo quantistico, cloud computing, intelligenza artificiale, sicurezza informatica, robotica, 5G, connettività avanzata e realtà virtuali inclusa la loro applicazione nei settori difesa e aerospaziale;  
    • tecnologie pulite ed efficienti sotto il profilo delle risorse, incluse le tecnologie a zero emissioni nette, quali definite nel regolamento sull’industria a zero emissioni nette; nell’elenco sono incluse energie rinnovabili, accumulo di elettricità e pompe di calore, reti elettriche, combustibili rinnovabili di origine non biologica, combustibili alternativi sostenibili, elettrolizzatori e celle a combustibile, cattura, utilizzo e stoccaggio di carbonio, efficienza energetica, idrogeno, soluzioni energetiche e smart, tecnologie vitali per la sostenibilità come la purificazione dell’acqua e la desalinizzazione, materiali avanzati (nanomateriali, compositi e materiali da costruzione clean e tecnologie per l’estrazione e la lavorazione sostenibile di materie prime critiche); 
    • biotecnologie, compresi i medicinali inclusi nell’elenco dell’Unione dei medicinali critici e i loro componenti; biomolecole e relative applicazioni, prodotti farmaceutici, tecnologie mediche e biotecnologia delle colture e bio-produzione. 
  • affrontare le carenze di manodopera e di competenze essenziali.  

A chi è rivolto?

I beneficiari della misura, indirizzata al momento alle sole Regioni del Mezzogiorno, sono:

  • l’impresa proponente, che promuove l’iniziativa imprenditoriale ed è responsabile della coerenza tecnica ed economica del Contratto 
  • le eventuali imprese aderenti che realizzano progetti di investimento in forma congiunta sotto forma di contratto di rete e con un organo comune che assume in carico tutti gli adempimenti nei confronti di Invitalia.  

Quali agevolazioni offre?

La misura eroga agevolazioni sotto forma di contributo a fondo perduto in conto impianti, contributo a fondo perduto alla spesa, finanziamento agevolato e/o contributo in conto interessi. I contributi e finanziamenti possono essere concessi in via alternativa 

  • Contributo a fondo perduto – assorbe la % di aiuto per il valore nominale del contributo richiesto (1% contributo = 1% ESL);  
  • Contributo a fondo perduto + finanziamento agevolato – assorbe la % del valore nominale del contributo richiesto + % di aiuto in termini di tasso di interesse applicato al finanziamento agevolato.   

L’entità degli incentivi dipende dalla tipologia di progetto (di investimento o di ricerca, di sviluppo e innovazione), dalla localizzazione dell’iniziativa e dalla dimensione di impresa sulla base della Carta degli Aiuti a finalità regionale 2022-2027. 

Le risorse disponibili sono pari a 300 milioni di euro. 

Quali sono i progetti ammissibili?

Sono ammessi i progetti industriali o di ricerca e sviluppo aventi importi compresi tra 5 e 20 milioni di euro.  

Con decreto del Ministro delle imprese e del made in Italy – da adottare entro novanta giorni decorrenti dall’8 maggio 2024 – sono stabilite le modalità di attuazione operativa degli interventi, ivi inclusi i costi ammissibili e i massimali di spesa. 

Facendo riferimento alla normativa ordinaria dei Contratti di sviluppo, potrebbero essere ammissibili i seguenti costi; la conferma è, in ogni caso, delegata al decreto attuativo di riferimento:  

  • suolo aziendale e sue sistemazioni, entro e non oltre il 10% del progetto; 
  • opere murarie e assimilate, a determinate condizioni e solo per i progetti turistici; 
  • infrastrutture specifiche aziendali;  
  • macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica, ad eccezione di quanto previsto per le acquisizioni di unità produttive;  
  • programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi; per le grandi imprese, tali spese sono ammissibili fino al 50% dell’investimento complessivo ammissibile;  
  • consulenze, solo ed esclusivamente per le PMI ed entro il 4% del progetto. 

Come funziona la procedura di accesso?

Ai fini dell’accesso è prevista una procedura valutativa con modalità, tempi e criteri di valutazione ancora da confermarsi.  

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