Periodo di apertura | 12 novembre 2024 – 13 maggio 2025 |
Beneficiari | PMI |
Tipo di agevolazioni | Fondo perduto |
Intensità dell’agevolazione |
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Investimenti/costi ammissibili |
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Regime di Aiuto | Esenzione |
Procedura di accesso | Valutativa a sportello |
Quali sono le finalità?
L’obiettivo della misura consiste nel contribuire alla diffusione – nell’economia e nella società – dei risultati delle attività di Ricerca, Sviluppo e Innovazione condotte in tempi recenti che consentano ai beneficiari l’introduzione di innovazioni di prodotto o processo.
A chi è rivolto?
Possono presentare domanda le PMI aventi sede nel territorio della Regione: le imprese devono essere regolarmente costituite, non trovarsi in stato di liquidazione giudiziale, concordato preventivo o altra procedura concorsuale, non essere destinatarie di provvedimenti di decadenza, sospensione o divieto, non in difficoltà, in condizione di trasparenza e nel rispetto degli obblighi previsti dalla disciplina sugli aiuti di Stato.
Tutti i soggetti beneficiari devono altresì possedere almeno 1 bilancio chiuso e approvato oltre a codice ATECO conforme all’Allegato 4 del bando.
Quali agevolazioni offre?
L’agevolazione viene concessa nella forma di sovvenzione a fondo perduto in regime di esenzione entro un importo massimo per ciascun progetto di 1 milione di euro e nel rispetto delle intensità dettagliate.
Attivi materiali ed immateriali | ||||
Ordinario | Area 103 C | Incremento della sostenibilità | Area 103 C + Sostenibilità | |
Piccole imprese | 20% | 25% | 30% | 32,5% |
Medie imprese | 10% | 15% | 25% | 27,5% |
Spese di consulenza: 50% |
Risultano ammissibili ai fini del riconoscimento di una premialità gli interventi che vengano realizzati in un’unità locale inclusa in una delle aree 107.3.c della Carta nazionale degli aiuti di Stato a finalità regionale e/o risultino coerenti rispetto al paradigma dell’economia circolare oppure siano finalizzati ad ottenere processi di produzione rispettosi dell’ambiente od efficientare l’utilizzo delle risorse produttive.
Le risorse disponibili ammontano a 20 milioni di euro.
Quali sono i progetti ammissibili?
La misura sostiene progetti relativi alla valorizzazione economica da parte delle PMI di risultati innovativi recentemente conseguiti attraverso attività di RSI conclusosi nell’arco dei 24 mesi precedenti la presentazione della domanda e conformi al principio DNSH (provato anche tramite idonea certificazione ambientale come, ad esempio, EMAS, ISO 14001, ISO 14064, OEF).
Gli interventi ammissibili dovranno prevedere spese eleggibili per almeno:
- 200.000 euro per le piccole imprese, incluse le microimprese;
- 350.000 euro per le medie imprese.
Per valorizzazione economica si intende il piano di sfruttamento tecnico-industriale ed eventualmente commerciale dei risultati di RSI attraverso l’implementazione nell’attuale assetto dell’impresa di innovazioni di processo o di prodotto/servizio.
Sono ammissibili i progetti che configurano un “investimento iniziale” sotto forma di diversificazione della produzione o, in alternativa, cambiamento fondamentale del processo di produzione complessivo del prodotto o dei prodotti interessati dall’investimento nell’unità locale, si collocano a valle di fasi di ricerca e sviluppo precedentemente condotte e sono caratterizzati da un livello di TRL in entrata almeno pari a 8-9.
Ai fini dell’ammissibilità, tutti i progetti devono presentare obbligatoriamente un piano di sfruttamento tecnico-industriale di adeguata significatività rispetto all’investimento complessivo, in relazione agli specifici modelli di produzione o business delle imprese beneficiarie.
È, invece, facoltativa la presentazione di un “piano di sfruttamento commerciale”, ovvero investimenti accessori al piano tecnico-industriale e relativi ad attività di lancio, comunicazione, promozione, marketing o vendita.
Non risultano, pertanto, ammissibili i progetti che prevedano in via esclusiva un piano di sfruttamento commerciale, in assenza del piano di sfruttamento tecnico-industriale.
I risultati del progetto di RSI che si intendono portare sul mercato devono inoltre configurarsi come di significativo rilievo innovativo per le aziende proponenti o per il mercato di riferimento, riguardando prodotti, processi o servizi radicalmente nuovi o in grado di creare nuovi segmenti di mercato.
Non sono in alcun modo ammissibili progetti incentrati su innovazioni che riguardino la mera sostituzione di prodotti o processi già esistenti o il miglioramento della competitività di prodotti o processi che si trovino ad uno stato avanzato di maturità del loro ciclo di vita.
Quali sono i costi ammissibili?
Sono ammessi investimenti in attivi materiali ed immateriali oltre alle spese di consulenza strettamente connessi ai primi a partire dal giorno di invio della domanda di accesso al bando.
Investimenti in attivi materiali e immateriali
- Spese per acquisto di macchinari e attrezzature o per forniture di componenti funzionali alla realizzazione degli interventi proposti;
- Spese per installazione e posa in opera degli impianti, ivi incluse le opere murarie, ad esclusivo asservimento dei beni di cui al punto 1) e nel limite del 20% dei relativi investimenti ammessi;
- Spese per diritti di proprietà intellettuale, limitatamente all’acquisto di brevetti, knowhow, conoscenze tecniche non brevettate strumentali al progetto, ivi incluso l’acquisto di licenze software pluriennali con contratto di durata compresa tra 36 e 60 mesi;
- Spese generali direttamente imputabili alla realizzazione del progetto, nel limite massimo del 7% della somma delle spese da 1) a 3).
Sono anche ammesse le spese di consulenza strettamente connesse e funzionali agli interventi proposti (es. progettazioni tecniche, certificazioni, analisi o test di mercato, piani strategici di comunicazione, promozione o marketing, etc.), nel limite massimo del 30% delle spese complessivamente ammissibili. Sono esclusi i servizi continuativi o periodici e quelli relativi ad attività ordinarie e regolari dell’impresa.
Come funziona la procedura di accesso?
Ai fini dell’accesso è prevista una procedura valutativa a sportello aperta tra il 12 novembre 2024 ed il 13 maggio 2025.
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