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PNRR – Supporto alle PMI per le energie rinnovabili

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Bandi PNRR
Novembre 21, 2024

PNRR – Supporto PMI per energie rinnovabili

Periodo di apertura   Attivazione nei primi mesi 2025  
Beneficiari  PMI  
Tipo di agevolazioni   Contributi a fondo perduto in conto impianti 
Intensità dell’agevolazione 
  • 30% medie imprese 
  • 40% piccole imprese 
  • 50% per diagnosi energetica  
Investimenti/costi ammissibili 
  • Beni finalizzati alla produzione di energia in autoconsumo diretto 
  • Sistemi di accumulo e stoccaggio 
  • Sistemi e tecnologie digitali connessi 
  • Diagnosi energetiche  
Regime di Aiuto  PNRR – Divieto di doppio finanziamento 
Procedura di accesso  Valutativa a graduatoria 

Quali sono le finalità?

L’investimento 16 – “Supporto alle PMI per l’autoproduzione da fonti energetiche rinnovabili” incluso nella sezione riservata all’implementazione del Piano REPowerEU in sede di revisione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha ad oggetto la concessione di contributi a fondo perduto alle PMI allo scopo di incentivare gli investimenti privati nella produzione di energia da fonti rinnovabili a scopo di autoconsumo.  

Il contenuto del presente documento è da considerarsi come provvisorio e meramente introduttivo.

A chi è rivolto?

Salvo eventuali ed ulteriori requisiti dettagliati nel bando operativo, possono accedere le PMI costituite, iscritte, attive nel Registro delle Imprese, non in difficoltà o insolventi, in possesso di regolarità contributiva (DURC) e con attività economicamente sostenibili.  

Sono escluse le realtà economiche con interessi sostanziali (rappresentati da una percentuale dei ricavi lordi superiore al 50%) nei seguenti settori:  

  • Produzione di energia da fonti fossili e attività connesse;  
  • Attività ad alto consumo di energia elettrica;  
  • Attività ad alta emissione di C02, ivi incluse le attività sottoposte a Sistema ETS (EU Emission Trading System) con emissioni non inferiori ai benchmark relativi;  
  • Produzione, leasing o vendita dei veicoli inquinanti;  
  • Raccolta, trattamento, smaltimento di rifiuti;  
  • Trattamento di combustibile nucleare.  

Quali agevolazioni offre?

Il bando offre agevolazioni sotto forma di contributi a fondo perduto in conto impianti a parziale copertura degli investimenti relativi all’acquisto di sistemi e connesse tecnologie digitali volte a consentire la produzione diretta da fonti di energia rinnovabile per immediato autoconsumo, anche attraverso sistemi di accumulo e stoccaggio 

In sede di evento pubblico, il MIMIT ha anticipato che il contributo a fondo perduto sarà pari al 30% per le medie e al 40% per le piccole imprese mentre la diagnosi energetica sarà, in ogni caso, coperta fino al 50% (entro un limite massimo del 3% dell’investimento complessivo). 

Non è consentito il cumulo sui medesimi costi sostenuti.  

Le risorse disponibili ammontano a 320 milioni di euro con due riserve a favore delle imprese nel Mezzogiorno (40%) e delle piccole imprese (40%).  

Quali sono i progetti ammissibili?

Sono ammessi investimenti conformi al principio DNSH e aventi ad oggetto l’acquisto di sistemi e connesse tecnologie digitali volte a consentire la produzione diretta da fonti di energia rinnovabile per immediato autoconsumo, anche attraverso sistemi di accumulo e stoccaggio.  

In sede di evento pubblico, il MIMIT ha confermato che sono ammessi programmi di spesa compresi tra 30.000 e 1 milione di euro e realizzati esclusivamente su edifici strumentali esistenti destinati all’esercizio dell’attività dal titolare del relativo diritto reale al servizio degli edifici. 

Gli investimenti dovranno essere completati in 18 mesi di tempo e, comunque, entro il 31 agosto 2026. 

Sono agevolabili – al netto di IVA – i seguenti costi, purché sostenuti successivamente alla presentazione della domanda di partecipazione e funzionali/collegati al progetto di investimento: 

  • Sistemi volti a consentire la produzione diretta da fonti di energia rinnovabile 
  • Dispositivi e tecnologie digitali volti a consentire la produzione diretta da fonti di energia rinnovabile;  
  • Sistemi di accumulo e stoccaggio di energia da fonti rinnovabili;  
  • Diagnosi energetiche necessarie per determinare il fabbisogno energetico.  

La documentazione attualmente disponibile non menziona il leasing e la locazione operativa tra le possibili modalità di esecuzione del bando. Eventuali divieti in merito potranno essere stabiliti in merito solamente dai provvedimenti attuativi. 

Possibili requisiti a carico dei pannelli fotovoltaici  

Non sono ancora noti i requisiti previsti per i moduli fotovoltaici, che saranno dettagliati nel provvedimento attuativo insieme ai limiti minimi e massimi di spesa e agli altri elementi rilevanti del bando.  

È, tuttavia, possibile che, congiuntamente a quanto effettuato dall’art. 38 del DL n. 19/2024, siano ammessi solamente i moduli fotovoltaici – sulla base di apposita attestazione rilasciata dal produttore – conformi ai requisiti previsti dall’articolo 12, comma 1, lettere a), b) e c) D.L. n. 181/2023:  

  1. prodotti negli Stati membri dell’Unione europea con un’efficienza a livello di modulo almeno pari al 21,5%; 
  2. con celle, prodotti negli Stati membri dell’Unione europea con un’efficienza a livello di cella almeno pari al 23,5% 
  3. prodotti negli Stati membri dell’Unione europea composti da celle bifacciali ad etero-giunzione di silicio o tandem prodotte nell’Unione europea con un’efficienza di cella almeno pari al 24% 

La presente sezione è provvisoria e meramente informativa, in quanto si limita a riprendere i requisiti a carico dei moduli fotovoltaici previsti dal connesso investimento PNRR volto ad istituire il Piano Transizione 5.0. Tali requisiti potrebbero essere presi in considerazione dal Legislatore anche ai fini dell’attuazione del bando.  

Come funziona la procedura di accesso? 

Le domande sono selezionate tramite una procedura valutativa a sportello gestita dall’Ente Gestore Invitalia secondo scadenze che saranno definite con apposito provvedimento.  

L’entrata in vigore dell’accordo di attuazione tra il MIMIT e Invitalia con il relativo trasferimento dei fondi disponibili per il bando è prevista per i primi mesi del 2025. 

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