Puglia – Innovazione aperta |
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Periodo di apertura | Secondo trimestre 2025 |
Beneficiari | Partenariato di due soggetti, tra cui:
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Tipo di agevolazioni | Contributo a fondo perduto |
Intensità dell’agevolazione |
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Investimenti/costi ammissibili |
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Regime di Aiuto | Esenzione |
Procedura di accesso | Procedura valutativa a sportello |
Quali sono le finalità?
L’avviso Innovazione aperta (Soluzioni) stabilisce criteri e modalità per la concessione di agevolazioni alle imprese e agli organismi di ricerca che, attraverso un percorso di Open Innovation, realizzino in collaborazione attività di sviluppo sperimentale al fine di produrre applicazioni dirette industriali verso il trasferimento di mercato.
Le candidature progettuali devono essere inerenti alle aree di riferimento nella Smart Puglia 2030 (Manifattura sostenibile, Salute dell’uomo e dell’ambiente, Comunità digitali, creative e inclusive) e riferite alle sfide poste dalle politiche regionali dell’innovazione, come di seguito elencate:
- Ambiente; Contrasto e mitigazione del cambiamento climatico − Consumi e produzioni responsabili, sostenibili e circolari − Città e territori intelligenti e sostenibili − Uso efficiente delle risorse idriche − Energia pulita ed accessibile − Tutela dell’ambiente marino e terrestre e della biodiversità − Contrasto al degrado dei suoli agricoli e sicurezza alimentare;
- Società; inclusione sociale e contrasto alle nuove forme di povertà, discriminazione e disuguaglianza − Rafforzamento del protagonismo giovanile nella società e nelle istituzioni − Qualità ed efficacia del sistema formativo − Contrasto al digital divide − Contrasto allo spopolamento − Tutela dell’identità culturale delle città e dei territori − Tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, paesaggistico e naturalistico dei territori;
- Economia e lavoro; Promozione e tutela del lavoro giovanile e femminile − lmprese e infrastrutture innovative − Sicurezza informatica e protezione della privacy − Aggiornamento e riqualificazione delle competenze dei lavoratori;
- Salute e benessere; Salute lungo l’intero arco della vita− Stili di vita salutari, educazione e prevenzione − Diagnosi precoce e cura di malattie non trasmissibili e degenerative − Prevenzione e difesa dalle malattie infettive − Prevenzione e contrasto del disagio mentale − Resilienza dei sistemi sanitari.
Il contenuto del presente documento è da considerarsi come provvisorio e meramente introduttivo. Ulteriori informazioni saranno integrate non appena saranno resi disponibili i provvedimenti attuativi ministeriali con le date di apertura e chiusura, documentazione di accesso e criteri di valutazione.
A chi è rivolto?
Possono presentare domanda al bando le imprese (PMI e grandi imprese), a prescindere dalla loro dimensione, e gli Organismi di ricerca, in partenariato composto da almeno 2 realtà giuridiche, attraverso una delle seguenti forme giuridiche:
- Associazioni Temporanee di Scopo (A.T.S.);
- Contratti di Rete (es. D.L. n. 5/2009);
- Consorzio o Società consortile, a condizione che nella domanda di contributo siano espressamente indicate le Imprese e gli Organismi di ricerca aderenti al Consorzio che partecipano alle attività progettuali; qualora un Consorzio/società consortile intenda realizzare il progetto in A.T.S. con altri soggetti non aderenti al consorzio stesso, dovrà farlo utilizzando proprie strutture e proprio patrimonio.
Il raggruppamento può essere costituito da una o più imprese e/o OdR che, in risposta ad un fabbisogno, dispongano della soluzione tecnologica alla base del progetto di sviluppo sperimentale (per esempio per aver già registrato o chiesto la registrazione di un brevetto), e concorrano alle attività di sviluppo necessarie.
Può partecipare al raggruppamento anche una impresa che presenti il fabbisogno individuato. La partecipazione al Raggruppamento è consentita agli eventuali co−titolari del brevetto.
Il raggruppamento candidato al beneficio, qualunque sia la sua forma, deve comprendere almeno due soggetti giuridici, pertanto due imprese, o una impresa e un Organismo di Ricerca. La partecipazione di uno o più OdR non è obbligatoria.
Ciascuna Impresa candidata al beneficio deve essere regolarmente costituita e iscritta nel Registro delle imprese presso la CCIAA competente per territorio ed esercitare un’attività economica, rientrante fra quelle identificate dai codici ISTAT ATECO 2007 (aggiornato al 2022) considerati ammissibili ai fini dell’Avviso.
Il ruolo di soggetto capofila e coordinatore del progetto del raggruppamento dovrà essere ricoperto da una impresa.
Le imprese possono aderire ad un unico raggruppamento proponente ammesso a finanziamento, pena l’inammissibilità al beneficio delle successive domande di agevolazione in cui l’impresa sia presente. Gli Organismi di Ricerca (pubblici o privati) possono aderire a più Raggruppamenti.
Quali agevolazioni offre?
Le agevolazioni sono riconosciute nella forma del contributo a fondo perduto con un limite massimo di contributi fissato a 500.000 euro per singolo progetto, secondo le intensità agevolative così come di seguito determinate:
- 55% per le micro e piccole imprese;
- 45% per le medie imprese;
- 35% per le grandi imprese;
- 55% per gli Organismi di Ricerca, qualora partecipanti all’intervento.
Il costo minimo per singolo progetto candidato è di 150.000 euro. Il contributo massimo erogabile per singolo progetto è pari a 500.000 euro. Gli Organismi di Ricerca (se partecipanti) devono sostenere spese per un valore complessivo non superiore al 25% dei costi totali ammissibili del progetto.
È prevista una premialità del 5% in caso di contributo alla transizione industriale e digitale, dell’economia circolare, della qualità della vita e dello sviluppo sostenibile. Qualora i progetti non soddisfino il precedente criterio, la premialità è attribuita solamente ai progetti caratterizzati da rilevanza della componente femminile e giovanile nell’ambito del progetto.
Le risorse disponibili ammontano a 8,85 milioni di euro.
Quali sono i progetti ammissibili?
Sono ammissibili i progetti di ricerca collaborativa tra imprese e/o organismi di ricerca, aventi importi superiori a 150.000 euro e riconducibili alla linea di intervento sviluppo sperimentale così come precisato dall’art. 25 del Regolamento (UE) n. 651/2014 e relative disposizioni regionali attuative.
I progetti di sviluppo sperimentale sono finalizzati al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, realizzati congiuntamente da imprese e da organismi di ricerca e devono avere ad oggetto una delle seguenti aree prioritarie di riferimento nella Smart Puglia 2030:
- Manifattura sostenibile (Meccanica avanzata, elettronica e automazione/ Automotive /Aerospazio / Agroalimentare/ Sistema casa/Sistema moda);
- Salute dell’uomo e dell’ambiente (Industria della salute e del benessere/ Sistemi energetici e ambientali);
- Comunità digitali, creative e inclusive (Industrie culturali, creative e del turismo/Servizi avanzati).
In via obbligatoria e ai fini della presentazione della domanda di ammissione, i progetti devono indicare elementi di coerenza con i temi unificanti descritti nella S3 2030:
- La transizione verso un sistema produttivo e dei servizi in grado di associare l’efficienza e la competitività alla sostenibilità ambientale e alla circolarità;
- La sostenibilità e la resilienza delle città e dei territori, coniugate da un lato con la crescita della qualità della vita e della coesione e inclusione sociale e dall’altro con la salvaguardia dell’ambiente e la tutela della biodiversità;
- La salute e il benessere della società regionale, coniugando promozione di stili di vita salutari e di un invecchiamento attivo, approcci alla cura centrati sulla persona, e un sistema sanitario moderno e resiliente.
Le candidature progettuali, in riferimento verticale alle sfide poste dalle politiche regionali dell’innovazione, sono quindi tese a proporre soluzioni che offrano innovative prospettive di sviluppo sostenibile sui mercati negli ambiti prioritari della Smart Puglia 2030 e che preferibilmente generino impatto:
- sulla sostenibilità ambientale ed economia circolare, ovvero progetti riferiti agli ambiti e agli obiettivi di eco innovazione, da quelli tecnologici (controllo dell’inquinamento, produzioni pulite, eco−efficienza) a quelli non tecnologici (produzioni a ciclo chiuso, ecologia industriale), spaziando dalla circolarità del ciclo di vita dei prodotti alla minimizzazione del consumo di risorse ed energia e della produzione di rifiuti;
- sulle scienze della vita e tecnologie per la salute, quali, ad esempio, progetti caratterizzati dalla integrazione tra le filiere per la produzione di prodotti/servizi nell’ambito della robotica medica e delle tecnologie per la riabilitazione;
- sulla creazione ed al rafforzamento delle filiere verticali ed orizzontali nei diversi settori del sistema produttivo regionale o di erogazione dei servizi.
Come funziona la procedura di accesso?
Ai fini dell’accesso è prevista una procedura valutativa a sportello fino ad esaurimento fondi nella finestra temporale (secondo trimestre 2025) che sarà resa nota dalla Regione.
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