Puglia – PIA Turismo |
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Periodo di apertura | Fino ad esaurimento fondi |
Beneficiari |
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Tipo di agevolazioni | Fondo perduto |
Intensità dell’agevolazione | Investimenti produttivi:
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Investimenti/costi ammissibili |
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Regime di Aiuto | Esenzione |
Procedura di accesso | Valutativa a sportello |
Quali sono le finalità?
L’Avviso PIA Turismo sostiene gli investimenti aventi importo compreso tra 30.000 e 5 milioni di euro aventi le seguenti finalità specifiche:
- innalzamento degli standard qualitativi dell’offerta e l’ampliamento ed il miglioramento dei servizi in chiave ecologica e green che impattino sul territorio in maniera non aggressiva, anche attraverso la valorizzazione di tradizioni locali di interesse turistico/culturale;
- digitalizzazione delle imprese che operano nel comparto turistico per potenziarne il livello di competitività e diffondere e sostenere l’evoluzione dell’industria turistica 4.0;
- formazione degli operatori al fine di promuovere modelli innovativi di organizzazione del lavoro per sviluppare le competenze degli operatori del settore attraverso percorsi formativi qualificati, finalizzati a valorizzare appieno le potenzialità turistiche del territorio regionale;
- “nuovo” associazionismo (partnership) tra le strutture sia alberghiere che extralberghiere.
Ogni progetto oggetto di agevolazione dovrà integrare programmi di miglioramento dei servizi, in una logica di destagionalizzazione con investimenti di carattere digitale, tecnologico, energetico e di economia circolare.
In coerenza con la S3, le iniziative proposte devono essere riconducibili a quattro driver “trasversali” che determinano sfide e opportunità per tutte le filiere, quali la sostenibilità ambientale e l’economia circolare, le tecnologie dell’informazione per l’industria e la società, le scienze della vita e le tecnologie per la salute e la crescita blu e l’economia del mare.
A chi è rivolto?
Possono presentare domanda:
- le imprese di grande, media, piccola e micro-dimensione come da definizione di cui all’Allegato I del GBER;
- la rete di impresa, nella forma della Rete-soggetto che rappresenta un soggetto dotato di personalità giuridica autonoma in grado di caratterizzare ed ampliare il proprio modello di business, in quanto contenitore di esperienze e professioni variegate e complementari.
Con riferimento alle grandi imprese, gli investimenti produttivi e in tutela ambientale non sono al momento candidabili; la Regione Puglia si riserva di attivarne la finanziabilità in presenza di altre risorse diverse dai Fondi SIE.
Il bando è rivolto alla filiera dell’innovazione delle industrie culturali, creative e del turismo e alle seguenti aree di innovazione: Fruizione eventi culturali; Gestione intelligente dei beni culturali; Turismo intelligente e sostenibile; Sviluppo di nuovi contenuti e servizi innovativi connessi.
Quali agevolazioni offre?
Il bando riconosce agevolazioni sotto forma di contributi a fondo perduto in conto impianti. Per gli investimenti produttivi, sono riconosciute le seguenti intensità (fatta eccezione le eventuali ulteriori premialità, sempre e comunque entro i limiti massimi della Carta degli Aiuti a finalità regionale 2022-2027):
- 30% per le grandi imprese;
- 40% per le medie imprese;
- 50% per le piccole imprese.
Le intensità sono pari al 50% in caso di investimenti per (i) l’innovazione delle PMI, (ii) l’innovazione dei processi e dell’organizzazione e (iii) servizi di consulenza per le PMI.
In relazione agli aiuti per la formazione, l’intensità di aiuto non supera il 50% per le grandi imprese, il 60% per le medie imprese e il 70% per le piccole imprese; è, altresì, prevista una maggiorazione di 10 punti percentuali, qualora la formazione sia destinata a lavoratori con disabilità o a lavoratori svantaggiati.
In caso di investimenti per la tutela ambientale sotto forma di misure di efficienza energetica e/o promozione di energia da fonti rinnovabili (cogenerazione ad alto rendimento ed idrogeno green inclusi), le intensità sono:
- 45% per le grandi imprese;
- 55% per le medie imprese;
- 65% per le piccole imprese.
Quali sono i progetti ammissibili?
Il Pacchetto Integrato di Agevolazione Turismo deve riguardare investimenti produttivi conformi al principio DNSH e alle definizioni di investimento iniziali di cui al Regolamento GBER e di importo compreso tra 5 e 40 milioni di euro destinati a:
- nuove attività alberghiere attraverso il recupero fisico e/o funzionale di strutture non ultimate, legittimamente iniziate, destinate ad attività alberghiere;
- ampliamento, ammodernamento e ristrutturazione di strutture alberghiere esistenti al fine dell’innalzamento degli standard di qualità e/o della classificazione;
- realizzazione di strutture alberghiere aventi capacità ricettiva non inferiore a n. 7 camere, attraverso lavori di manutenzione straordinaria e/o consolidamento ed il restauro e risanamento conservativo di immobili che presentano interesse artistico e storico per i quali sia intervenuta la dichiarazione di cui all’art. 13 del D. Lgs. n.42 del 22/01/2004 (Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio);
- manutenzione straordinaria e/o consolidamento, restauro e risanamento conservativo di edifici rurali, masserie, trulli, torri, fortificazioni al fine della trasformazione dell’immobile (riferito all’intero stabile) in strutture alberghiere, aventi capacità ricettiva non inferiore a n. 7 camere;
- recupero e riqualificazione di edifici abbandonati da almeno tre anni e necessitanti di opere di manutenzione straordinaria, di restauro e risanamento conservativo o di ristrutturazione edilizia con incrementi volumetrici in conformità alle disposizioni regionali L.R n. 36/2023 o DPR n. 160/2010; gli immobili devono essere destinati alla realizzazione di strutture turistico – alberghiere, ostelli, strutture congressuali, sportive, culturali e/o ricreative;
- strutture, impianti o interventi attraverso i quali viene migliorata l’offerta turistica territoriale con l’obiettivo di favorire la destagionalizzazione dei flussi turistici.
In tutti questi casi, la destinazione urbanistica dell’area su cui insistono gli immobili oggetto di investimento deve essere coerente con l’attività da svolgere.
I programmi di investimento produttivo devono prevedere spese ammissibili non superiori al 95% del progetto integrato.
Ogni progetto oggetto di agevolazione dovrà obbligatoriamente integrare programmi di digitalizzazione ed investimenti di carattere digitale e tecnologico, attraverso almeno uno dei seguenti interventi:
- progetti di innovazione tecnologica, strategica, organizzativa e gestionale delle imprese turistiche;
- progetti formativi volti alla qualificazione delle competenze relative alla trasformazione digitale, al turismo sostenibile, alla transizione ecologica ed alla riconversione green, in stretta correlazione con la strategia regionale di specializzazione intelligente.
Inoltre, il progetto oggetto di agevolazione potrà comprendere programmi di tutela ambientale, oltre a, esclusivamente per le PMI, programmi di consulenze specialistiche, inclusa l’Internazionalizzazione e/o spese per la partecipazione a fiere.
Infine, in caso di progetti realizzati forma di rete di impresa, il Programma Integrato di Agevolazioni Turismo può essere rappresentato da un progetto coordinato ed integrato volto ad incrementare i flussi turistici, anche internazionali, ampliando il business di ogni singolo partecipante alla rete, che si impegna a condividere un prodotto turistico rinnovato, esperienziale ed integrato, anche attraverso la figura di un Temporary Manager.
Limiti massimi di progetto | |
Investimenti produttivi | 95% del totale di progetto |
Innovazione a favore delle PMI | 2 milioni € |
Innovazione dei processi e dell’organizzazione PMI | 2 milioni € |
Formazione | 2 milioni € (PMI)
4 milioni € |
Tutela ambientale | 5 milioni € (PMI)
10 milioni € |
Consulenze specialistiche per le PMI | 500.000 euro |
Internazionalizzazione per le PMI | 500.000 euro |
Partecipazione a fiere per le PMI | 500.000 euro |
Costi ammissibili
Sono ammissibili all’agevolazione le spese sostenute nell’arco di durata del progetto e strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi
Nell’ambito degli investimenti produttivi sono ammissibili:
- acquisto del suolo aziendale e sue sistemazioni entro il limite del 10% dell’importo dell’investimento produttivo; per i siti in stato di degrado e per quelli precedentemente adibiti a uso industriale che comprendono edifici, tale limite è aumentato al 15%;
- opere murarie e assimilabili (incluso l’acquisto dell’immobile);
- acquisto di macchinari, impianti, arredi e attrezzature varie, nuovi di fabbrica;
- studi preliminari di fattibilità e spese per progettazioni e direzione lavori;
- beni immateriali – acquisto di brevetti, licenze, know how e conoscenze tecniche non brevettate, nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi, per la parte in cui sono utilizzati per l’attività svolta nell’unità produttiva interessata dal programma;
- costi salariali stimati relativi ai posti di lavoro creati per effetto di un investimento iniziale, calcolati su un periodo di due anni.
Con riferimento agli investimenti produttivi, i soggetti beneficiari sono obbligati ad apportare un apporto finanziario pari almeno al 25% dei costi ammissibili, o attraverso risorse proprie ovvero mediante finanziamento esterno, in una forma priva di qualsiasi tipo di sostegno pubblico.
Di seguito gli altri costi ammissibili a seconda della tipologia di investimento:
- Progetti di innovazione/innovazione dei processi e dell’organizzazione a favore delle PMI – comprende l’implementazione di infrastrutture digitali, modelli di intelligenza artificiale di analisi dei dati e profilazione di utenti, servizi digitali di innovazione turistica avanzata, sviluppo ed implementazione di sistemi avanzati di monitoraggio dei dati, della soddisfazione degli utenti e delle esigenze specifiche, anche di particolari target (disabili, anziani, soggetti fragili) e o di nicchia; servizi digitali di recruitment allargato e di matching di professionalità del settore turistico; sicurezza informatica delle transazioni e della gestione di dati; applicazioni di assistenti virtuali e chatbot, ideazione di strumenti digitali e multicanale di servizi digitali funzionali alla “tourist experience”;
- Interventi formativi – connessi al progetto e attinenti alla Strategia S3 della Regione Puglia quali processi di innovazione aperta, organizzativa e tecnologica, digitalizzazione dei processi, gestione dell’innovazione anche in termini di sviluppo di competenze chiave (linguistiche, interculturali, comunicative, relazionali di accoglienza e manageriali), internazionalizzazione, economia circolare e sostenibilità ambientale, design-driven innovation ed eco-progettazione;
- Investimenti per la tutela ambientale – comprendono tanto le misure di efficientamento energetico che non siano meri adattamenti alla normativa europea quanto gli investimenti per la produzione di energia da fonti rinnovabili; per le misure di efficientamento energetico è richiesto uno scenario controfattuale sotto pena di riduzione delle intensità di aiuto;
- Servizi di consulenza strettamente connessi al progetto – finalizzate a consolidare la transizione digitale, ecologica ed energetica in chiave di innovazione e di Smart Specialization Strategy; sono incluse anche le consulenze finalizzate al miglioramento dei servizi offerti e delle azioni di destagionalizzazione e/o volte a stimolare processi d’innovazione d’impresa sia di tipo tecnologico che organizzativo, anche per la trasformazione in Società Benefit e/o B Corp;
- Programmi di Internazionalizzazione, nonché la partecipazione a fiere – devono promuovere anche il brand PUGLIA e weareinPUGLIA e possono riguardare i progetti di promozione internazionale, la partecipazione a fiere internazionali in Italia e all’Estero, fiere virtuali, spazi espositivi esposizioni virtuali per la promozione dei prodotti/brand sui mercati esteri.
Come funziona la procedura di accesso?
Ai fini dell’accesso è prevista una procedura valutativa a sportello fino ad esaurimento fondi. Puglia Sviluppo, ricevute le istanze di accesso secondo l’ordine cronologico di invio telematico, avvia l’esame istruttorio, al fine di accertare le condizioni di ammissibilità, di sostenibilità e fattibilità del progetto.
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