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Puglia – RETI – Sostegno alla ricerca collaborativa

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Bandi Regionali e Nazionali
Luglio 5, 2024

RETI – Sostegno alla ricerca collaborativa

Periodo di apertura   16 luglio 2024 – 31 dicembre 2026 
Beneficiari  PMI 
Tipo di agevolazioni   Fondo perduto 
Intensità dell’agevolazione  75% 
Investimenti/costi ammissibili 
  • Project Management;  
  • Personale;  
  • Strumentazioni e attrezzature;  
  • Ricerca contrattuale;  
  • Sviluppo e registrazione di brevetti e beni immateriali;  
  • Consulenza specialistica;  
  • Spese generali supplementari.  
Regime di Aiuto  Esenzione 
Procedura di accesso  Valutativa a sportello 

Quali sono le finalità?  

L’Avviso ha la finalità di finanziare progetti di ricerca collaborativa tra Imprese e Organismi di ricerca, riconducibili alle linee di intervento Ricerca Industriale e Sviluppo Sperimentale per il sostegno all’implementazione di filiere tecnologiche ad elevato valore di conoscenza, a partire dalla nuova articolazione per filiere dell’innovazione della S3 SMART PUGLIA 2030 

  • Manifattura sostenibile;  
  • Salute dell’uomo e dell’ambiente;  
  • Comunità digitali creative e inclusive.  

A chi è rivolto? 

I soggetti beneficiari dell’Aiuto sono le imprese (grandi, di media e piccola-micro dimensione) e gli Organismi di Ricerca purché organizzati in rete, attraverso una delle seguenti forme giuridiche di Raggruppamento: Associazioni Temporanee di Scopo (A.T.S.), Contratti di Rete, Consorzio o Società consortile.  

Il Raggruppamento candidato al beneficio, qualunque sia la sua forma, deve comprendere minimo 2 imprese, di cui almeno una PMI, e minimo 1 Organismo di Ricerca.  

Le imprese devono sostenere spese per un valore complessivo compreso tra un minimo del 70% e un massimo del 90% dei costi totali ammissibili del progetto, mentre gli Organismi di Ricerca devono sostenere spese per un valore complessivo compreso tra un minimo del 10% e un massimo del 30% dei costi totali ammissibili del progetto. Ciascuna delle Imprese aderenti al Raggruppamento non potrà sostenere più del 50% del totale delle spese valutate ammissibili. Il ruolo di soggetto capofila è sempre riservato ad un’impresa.  

Il subappalto delle attività non è considerato come una collaborazione effettiva.  

Quali agevolazioni offre?  

Le agevolazioni sono riconosciute sotto forma di contributi a fondo perduto nelle modalità di seguito dettagliate.  

Il costo minimo per singolo progetto candidato è di 300.000 euro. Il contributo massimo erogabile per singolo progetto è pari a 1.000.000 euro. I costi connessi con l’ottenimento e la validazione di brevetti e di altri diritti di proprietà industriale, possono essere agevolati sino all’intensità di aiuto concessa per le attività di ricerca industriale o di sviluppo sperimentale che li hanno originati fino ad un massimo di 100.000 euro a progetto ammesso a finanziamento. 

Intensità agevolative massime 

 

Ricerca industriale 

Sviluppo sperimentale 

Micro e piccole imprese 

75%  55% 

Medie imprese 

70%  45% 

Grandi imprese 

60% 

35% 

Organismi di ricerca  75% 

75% 

 Le percentuali possono essere rispettivamente incrementate di ulteriori 5 punti percentuali per ogni impresa del Raggruppamento candidato se il progetto candidato soddisfa il seguente criterio di premialità, nelle alternative di seguito esplicitate:  

  • Tecniche computazionali basate su algoritmi XAI;  
  • TRL compreso tra 6 e 8;  
  • Interventi che favoriscano il recupero dei materiali e la riduzione della produzione di rifiuti; 
  • Utilizzo nelle attività progettuali di Nature Based Solutions per la realizzazione di interventi sulla prevenzione del dissesto idrogeologico e sulla biodiversità; 
  • Utilizzo nelle attività progettuali di soluzioni ICT conformi ai criteri di riduzione delle emissioni di gas effetto serra e/o di incremento dell’efficienza energetica;  
  • Certificazioni/rating/natura giuridica – Possesso da parte di uno dei componenti della Rete, alla data di candidatura, di uno o più tra i seguenti: 
    • Rating di legalità;  
    • Certificazione etica SA8000;  
    • Impresa iscritta al registro delle imprese con la qualifica di società Benefit; 
    • Certificazione di parità di genere UNI/PdR 125:2022.  

In assenza dei predetti requisiti, è riconosciuta una premialità alternativa pari a 5 punti percentuali alle imprese: 1. che attribuiscono la responsabilità del progetto a personale femminile; 2. che hanno realizzato nell’ultimo biennio un progetto di azioni positive ai sensi dell’art. 42 del D. Lgs. 198/2006 o che hanno realizzato almeno un’iniziativa di conciliazione vita-lavoro; 3. a titolarità o partecipazione maggioritaria femminile; 4. che attribuiscono la responsabilità del progetto a personale giovanile (età compresa tra i 18-35 anni); 5. Impresa a titolarità o partecipazione maggioritaria giovanile (età compresa tra i 18-35 anni).  

 Le risorse complessivamente disponibili ammontano a 25 milioni di euro.  

Quali sono i progetti ammissibili?  

Ciascun progetto candidato deve essere conforme al principio DNSH, avere costi maggiori di 300.000 euro e riferirsi a una delle tre aree prioritarie di riferimento nella Smart Puglia 2030 (Manifattura sostenibile, Salute dell’uomo e dell’ambiente, Comunità digitali creative e inclusive). Le attività ammesse a finanziamento dovranno concludersi entro 24 mesi dalla data di comunicazione di ammissione al beneficio 

Ciascuna candidatura deve garantire, per quanto applicabili, alle specifiche caratteristiche del progetto e del risultato stesso, la validazione dei risultati conseguiti attraverso lo svolgimento delle attività di seguito riportate: 

  • realizzazione di prototipi e/o dimostratori idonei a valutare la trasferibilità industriale delle tecnologie e sistemi messi a punto in modo da attestare oggettivamente il grado di TRL raggiunto dai risultati; 
  • valutazione delle prestazioni ottenibili attraverso casi applicativi rappresentativi delle specifiche condizioni di utilizzo ovvero dimostrazione del grado di TRL raggiunto attraverso una delle seguenti modalità di riscontro: – Pubblicazioni scientifiche per tecnologia convalidata in laboratorio TRL 4; – Sessioni dimostrative per tecnologia convalidata in ambiente (industrialmente) rilevante TRL 5; – Eventi pubblici per tecnologia dimostrata in ambiente (industrialmente) rilevante TRL 6; – Eventi pubblici per dimostrazione di un prototipo di sistema in ambiente operativo TRL 7; – Certificazioni ufficiali per sistema completo e qualificato TRL 8; 
  • verifica di rispondenza alle più severe normative nazionali ed internazionali; 
  • valutazione qualitativa e quantitativa dei vantaggi ottenibili in termini di affidabilità, riproducibilità, sicurezza e bilancio energetico;  
  • valutazione della trasferibilità industriale anche in termini di rapporti costiprestazione e costibenefici.  

Per le imprese appartenenti al settore tessile, della moda e del legno arredo (Divisioni 13, 14, 15, 16 e 31 della Classificazione ATECO 2007) possono essere ricondotte agli interventi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, rispettivamente, le attività di ricerca e ideazione estetica (RI) e/o prototipazione (SS), che precedono la fase realizzativa del campionario o della collezione. 

Quali sono i costi agevolati dal bando? 

Sono ammissibili le spese, sostenute dai soggetti beneficiari dell’aiuto, strettamente connesse agli investimenti agevolati, e così classificate: 

  • personale addetto al coordinamento e alla gestione amministrativa del progetto (project management), a condizione che lo stesso sia operante nelle unità locali ubicate nella regione Puglia; 
  • personale (ricercatori, tecnici e altro personale ausiliario nella misura in cui sono impiegati nel progetto di ricerca), a condizione che lo stesso sia operante nelle unità locali ubicate nella regione Puglia; 
  • strumentazione ed attrezzature, di nuovo acquisto, utilizzate per la realizzazione delle attività previste dal progetto (se gli strumenti e le attrezzature non sono utilizzati per tutto il loro ciclo di vita per il progetto, sono considerati ammissibili unicamente i costi di ammortamento corrispondenti alla durata del progetto); 
  • ricerca contrattuale” acquisita contrattualmente da terzi (Università, Centri e Laboratori di ricerca pubblici, Centri e Laboratori di ricerca privati, quest’ultimi se iscritti all’Albo dei Laboratori del MUR); 
  • sviluppo e registrazione di brevetti o altri diritti di proprietà intellettuale generati dal progetto; 
  • servizi di consulenza specialistica o altri servizi equivalenti; 
  • spese generali supplementari e altri costi di esercizio, compresi i costi dei materiali, delle forniture e di prodotti analoghi, direttamente imputabili al progetto.

Come funziona la procedura di accesso? 

L’ammissione al finanziamento sarà concessa sulla base di una procedura valutativa a sportello fino al totale utilizzo delle risorse disponibili: la procedura sarà disponibile a partire dalle ore 14:00 del 16 luglio 2024 sino alle ore 14:00 del 31 dicembre 2026, salvo esaurimento anticipato dei fondi. 

 

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