Toscana – Sostegno a iniziative imprenditoriali nei territori della Regione Toscana colpiti dall’alluvione |
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Periodo di apertura | 9 luglio 2024 – 30 ottobre 2024 |
Beneficiari |
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Tipo di agevolazioni |
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Intensità dell’agevolazione | L’intensità massima è il 75% |
Investimenti/costi ammissibili |
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Regime di Aiuto | Esenzione |
Procedura di accesso | Misto (graduatoria iniziale e seconda fase ad esaurimento) |
Quali sono le finalità?
L’Avviso è finalizzato al rilancio delle attività imprenditoriali, alla salvaguardia dei livelli occupazionali, al sostegno dei programmi di investimento e sviluppo imprenditoriale nei territori dei Comuni della Regione Toscana colpiti dagli eventi alluvionali.
L’Ente Gestore è stato individuato in Invitalia.
A chi è rivolto?
Possono presentare domanda le imprese già costituite in forma di società di capitali senza limiti dimensionali (ivi incluse e società cooperative di cui all’art. 2511 c.c. e le società consortili di cui all’art. 2615-ter c.c.). Sono inoltre ammesse le reti di imprese – costituite da un minimo di 3 ed un massimo di 6 imprese – mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete.
Per l’accesso ai benefici, le iniziative imprenditoriali devono essere realizzate nel territorio dei seguenti Comuni:
- Provincia di Firenze – Barberino di Mugello, Borgo San Lorenzo, Calenzano, Campi Bisenzio, Capraia e Limite, Cerreto Guidi, Dicomano, Empoli, Firenzuola, Fucecchio, Lastra a Signa, Marradi, Montaione, Montelupo Fiorentino, Palazzuolo sul Senio, Reggello, Scarperia e San Piero, Sesto Fiorentino, Signa, Vinci, Vicchio;
- Provincia di Livorno – Collesalvetti, Livorno, Rosignano Marittimo;
- Provincia di Pisa – Bientina, Calcinaia, Casciana Terme Lari, Cascina, Castelfranco di Sotto, Chianni, Crespina Lorenzana, Fauglia, Montopoli in Val d’Arno, Pisa, Ponsacco, Pontedera, San Giuliano Terme, San Miniato, Santa Croce sull’Arno, Santa Maria a Monte, Vecchiano;
- Provincia di Prato – Cantagallo, Carmignano, Montemurlo, Poggio a Caiano, Prato, Vaiano, Vernio;
- Provincia di Pistoia – Agliana, Buggiano, Chiesina Uzzanese, Lamporecchio, Larciano, Marliana, Massa e Cozzile, Monsummano Terme, Montale, Montecatini Terme, Pescia, Pieve a Nievole, Pistoia, Ponte Buggianese, Quarrata, San Marcello Piteglio, Serravalle Pistoiese, Uzzano;
- Provincia di Lucca – Bagni di Lucca, Barga, Borgo a Mozzano, Camaiore, Camporgiano, Capannori, Careggine, Castelnuovo di Garfagnana, Castiglione di Garfagnana, Coreglia Antelminelli, Fabbriche di Vergemoli, Fosciandora, Gallicano, Lucca, Massarosa, Minucciano, Molazzana, Montecarlo, Pescaglia, Piazza al Serchio, Pietrasanta, Porcari, San Romano in Garfagnana, Seravezza, Sillano Giuncugnano, Stazzema, Vagli Sotto, Viareggio, Villa Collemandina;
- Provincia di Massa-Carrara – Bagnone, Carrara, Comano, Filattiera, Fivizzano, Licciana Nardi, Massa, Montignoso, Mulazzo, Podenzana, Pontremoli, Tresana, Zeri.
Quali agevolazioni offre?
Le agevolazioni saranno concesse nella forma del contributo in conto impianti, dell’eventuale contributo diretto alla spesa e del finanziamento agevolato, alle condizioni ed entro i limiti delle intensità massime di aiuto previste dal “Regolamento GBER”.
Il finanziamento agevolato concedibile non può essere inferiore al 20% degli investimenti ammissibili. Il contributo in conto impianti e l’eventuale contributo diretto alla spesa sono determinati in relazione all’ammontare del finanziamento agevolato, nei limiti delle intensità massime di aiuto previste dal Regolamento GBER.
La somma del finanziamento agevolato, contributo in conto impianti e dell’eventuale contributo diretto alla spesa non può essere superiore al 75% degli investimenti e delle spese ammissibili relative alle spese di consulenza, a quelle degli eventuali progetti di innovazione di processo e di innovazione dell’organizzazione e per la formazione del personale e a quelli di ricerca e sviluppo sperimentale.
I programmi di investimento produttivo possono essere ammessi alle agevolazioni anche alle condizioni ed entro i limiti previsti dal regolamento (UE) n. 2831/2023 sugli aiuti “de minimis”.
Le risorse disponibili ammontano a 50 milioni di euro.
Quali sono i progetti ammissibili?
Le iniziative imprenditoriali devono prevedere la realizzazione di:
- programmi di investimento produttivo e/o programmi di investimento per la tutela ambientale, eventualmente completati da progetti per l’innovazione dell’organizzazione e/o innovazione di processo, progetti di ricerca e/o di sviluppo sperimentale e da progetti per la formazione del personale, in grado di sostenere l’economia locale e tracciare traiettorie di sviluppo sostenibile;
- programmi occupazionali volti al mantenimento o all’incremento degli addetti dell’unità produttiva oggetto del programma di investimento.
Le iniziative imprenditoriali devono prevedere spese ammissibili di importo superiore a 1.000.000 di euro. Nel caso di programma d’investimento presentato da reti di imprese, i singoli programmi d’investimento delle imprese partecipanti alla rete devono prevedere spese ammissibili complessive non inferiori a 400.000 euro. In entrambi i casi i progetti si concludono in 12 mesi.
I progetti di ricerca industriale e/o sviluppo sperimentale sono ammissibili solamente con riferimento ai programmi di investimento produttivo e/o di tutela ambientale con spese di importo superiore a 5.000.000 euro.
Costi ammissibili
- suolo aziendale e sue sistemazioni;
- opere murarie e assimilate e infrastrutture specifiche aziendali;
- macchinari, impianti ed attrezzature varie;
- programmi informatici e servizi per le Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
- immobilizzazioni immateriali, così come individuate all’articolo 2, punto 30, del Regolamento GBER;
- beni strumentali, materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa secondo il modello «Transizione 4.0», ivi compresi i beni che utilizzano le tecnologie di intelligenza artificiale, blockchain e internet of things.
Per le sole PMI sono altresì ammissibili, nella misura massima del 5% dell’importo complessivo, le spese relative a consulenze connesse al programma. Non sono ammesse alle agevolazioni le spese sostenute per il mero ripristino di beni danneggiati da eventi calamitosi.
Come funziona la procedura di accesso?
Ai fini dell’accesso è prevista una procedura valutativa a graduatoria aperta tra il 9 luglio 2024 e il 30 ottobre 2024.
Le domande di agevolazione debbono essere presentate ad Invitalia, a pena di invalidità, secondo le modalità e i modelli indicati nell’apposita sezione dedicata alla legge n. 181/1989 del sito internet dell’Agenzia medesima e complete degli allegati ivi indicati.
Al termine della verifica della sussistenza dei requisiti per l’accesso alle agevolazioni di tutte le domande presentate, è predisposta la graduatoria di ammissione alla fase di valutazione istruttoria redatta sulla base del criterio dell’incremento occupazionale.
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