Veneto – Bando per rigenerare le imprese del comparto turistico-ricettivo |
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Periodo di apertura |
25 gennaio – 11 aprile 2024 |
Beneficiari |
PMI |
Agevolazione |
Fondo perduto |
Procedura di accesso |
Valutativa a graduatoria |
Quali sono le finalità?
Il “Bando per interventi per rigenerare le imprese del comparto turistico-ricettivo” di Regione Veneto è finalizzato a promuovere e sostenere investimenti nel sistema ricettivo turistico che favoriscano la rigenerazione e l’innovazione delle imprese e conseguentemente la valorizzazione turistica del territorio in cui la stessa impresa opera.
In particolare, gli interventi sono finalizzati ad innovare le imprese del comparto turistico ricettivo supportandone la maggiore accessibilità, lo sviluppo tecnologico, la transizione digitale ed ecologica, innovando servizi e prodotti (ad es. attraverso investimenti in cybersecurity, intelligenza artificiale, domotica, utilizzo di fonti energetiche alternative, etc).
A chi è rivolto?
Sono ammesse le micro, piccole e medie imprese (PMI) regolarmente costituita, iscritta nel Registro delle Imprese, proprietaria o gestore di una struttura ricettiva sita nella Regione Veneto:
- strutture ricettive alberghiere;
- strutture ricettive all’aperto;
- strutture ricettive complementari;
- strutture ricettive in ambienti naturali.
L’impresa richiedente deve essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non deve trovarsi in stato di fallimento, liquidazione o altra procedura concorsuale. Deve essere conforme alla normativa in tema di contributi obbligatori, non in difficoltà.
Quali agevolazioni offre?
Le imprese possono optare tra i seguenti due alternativi regimi di Aiuto:
- Regolamento de Minimis – contributo a fondo perduto in misura pari al 50% dei costi ammissibili entro un limite massimo di 200.000 euro; sono ammissibili ai fini del presente bando gli interventi con importi complessivi di spesa ammissibile non inferiori ad euro 50.000,00 (contributo minimo euro 25.000,00) e fino ad un massimo di euro 400.000,00 (contributo massimo concedibile euro 200.000,00);
- Art. 17 Regolamento n. 651/2014 – il contributo a fondo perduto è fissato in misura pari al 20% per micro e piccole imprese e al 10% per le medie imprese; sono ammissibili ai fini del presente bando, interventi con importi complessivi di spesa ammissibile non inferiori a euro 100.000,00 e fino ad un massimo di euro 1.000.000,00 per le micro e piccole imprese e 2.000.000,00 per le medie imprese.
Le risorse disponibili ammontano a 15 milioni, di cui 6 dedicati ai Comuni montani.
Quali sono i progetti ammissibili?
Sono ammissibili al sostegno gli investimenti riguardanti la struttura ricettiva, oggetto della domanda, tesi a favorire la transizione digitale ed ecologica dell’impresa, la piena accessibilità delle strutture ricettive e l’innovazione di prodotto e/o di processo, con particolare riguardo alle seguenti tipologie di operazione:
- Interventi per la riduzione dell’impatto ambientale e del consumo di risorse (energia/acqua), per l’utilizzo di fonti energetiche alternative e per l’ammodernamento strutturale e tecnologico orientati alla piena sostenibilità ambientale;
- interventi che prevedano strumenti tecnologici hardware e software, cyber security, intelligenza artificiale, machine learning, soluzioni tecnologiche per la gestione e il coordinamento dei processi aziendali con elevate caratteristiche di integrazione delle attività, domotica;
- interventi finalizzati a garantire la migliore accessibilità delle strutture ricettive in ottica di universal design;
- altri interventi, anche strutturali, finalizzati a innovare e differenziare l’attuale tipologia di offerta, favorendo lo sviluppo di nuovi prodotti turistici e/o interventi finalizzati a una migliore gestione dei processi aziendali o di gestione della struttura ricettiva. Tali interventi dovranno comunque essere sempre combinati con gli interventi citati nei punti precedenti.
Gli interventi devono avere data di avvio dei lavori posteriore alla domanda di sostegno. Tuttavia, esclusivamente nel caso di domande presentate a valere sul regime “de minimis”, sono ammissibili gli interventi che rispettano congiuntamente le seguenti condizioni: 1) la data di avvio dei lavori relativi al progetto o all’attività da sovvenzionare decorre a partire dal 12 luglio 2023; 2) i lavori sono effettivamente iniziati a decorrere dalla data indicata nel titolo abilitativo previsto.
Sono agevolabili i seguenti costi ammissibili:
- Spese per opere edili e/o opere impiantistiche;
- Progettazione, direzione lavori e collaudo;
- Spese per consulenze e servizi finalizzati all’ottenimento di certificazioni da parte del beneficiario;
- Acquisto di impianti, macchinari, strumenti e attrezzature;
- Acquisto di veicoli;
- Licenze e servizi informatici inclusi servizi in cloud e software SaaS;
- Spese generali.
Come funziona la procedura di accesso?
Le agevolazioni sono concesse sulla base di procedura valutativa a graduatoria aperta dal 25 gennaio all’11 aprile 2024.
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