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Veneto – Progetti di economia circolare e sostegno ai processi di produzione ed efficientamento delle PMI

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Bandi Regionali e Nazionali
Aprile 27, 2024

Veneto – Progetti di economia circolare e sostegno ai processi di produzione ed efficientamento delle PMI

Periodo di apertura

23 aprile 2024 – 18 luglio 2024 

Beneficiari

PMI

 Agevolazione 

Fondo perduto  
Procedura di accesso 

 Valutativa a graduatoria

Quali sono le finalità?

Con il presente bando la Regione del Veneto intende sostenere le piccole e medie imprese con l’obiettivo di: 

  • indurre cambiamenti organizzativi che favoriscano l’adozione di nuovi processi produttivi (materie prime e tecnologie) che consentono di utilizzare minori quantità di materie prime e realizzare prodotti a maggior durabilità o realizzare prodotti e componenti con un maggior indice di riparabilità e manutenzione o più facili da riciclare/recuperare e con minori scarti;  
  • migliorare l’efficienza della produzione tramite la riduzione del consumo di risorse e degli scarti di lavorazione o fare in modo che questi siano gestiti come sottoprodotti o tramite la riduzione/eliminazione dell’impiego di sostanze pericolose tramite la sostituzione con altre sostanze a minore pericolosità;  
  • sostenere il ricorso alle materie prime seconde, ossia ai prodotti derivanti dal recupero dei rifiuti, per attivare la domanda di prodotti sostenibili e circolari, e ridurre la produzione di rifiuti o valorizzare i sottoprodotti industriali e la loro re-immissione nella catena del valore, anche attraverso iniziative di simbiosi industriale.  

A chi è rivolto?

Possono presentare domanda le PMI aventi sede legale e/o operativa nella Regione Veneto, regolarmente costituite, iscritte nel Registro delle imprese, non in difficoltà, nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sottoposte a procedure di liquidazione o altre procedure concorsuali, in possesso di requisito di regolarità contributiva, in regolare posizione rispetto alla normativa antimafia.  

Non sono ammessi i seguenti interventi: 

  • il cui scopo principale consiste nell’incenerimento con recupero di energia; 
  • in attività di smaltimento dei rifiuti in discariche; 
  • destinati ad aumentare la capacità degli impianti di trattamento dei rifiuti residui, eccetto gli investimenti in tecnologie per il recupero di materiali dai rifiuti residui ai fini dell’economia circolare. 

Quali agevolazioni offre?

Le agevolazioni sono riconosciute sotto forma di contributo diretto alla spesa ai sensi e nei limiti del Regime de Minimis oppure in Regime di Esenzione.

  • De Minimis: intensità massima 70%; spesa minima ammissibile 50.000 euro; spesa massima ammissibile 300.000 euro; contributo massimo riconoscibile 210.000 euro;  
  • Esenzione: l’intensità massima è pari al 55% per le micro e piccole imprese e al 45% per le medie imprese; gli importi minimi sono pari a 300.000 euro; gli importi massimi sono pari a 2 milioni; il contributo massimo riconosciuto per le piccole imprese non supera 1,1 milione di euro.  

Agevolazioni disponibili  

 

Intensità agevolative 

Spesa massima ammissibile 

Contributo massimo riconoscibile 

De Minimis 

70%  300.000€ 

210.000€ 

Esenzione 

55% (piccole imprese) 

 

45% (medie imprese) 

2 milioni€ 

1,1 milioni€  

Quali sono i progetti ammissibili?

Fatto salvo il divieto di doppio finanziamento, i contributi previsti dal presente bando sono cumulabili, per gli stessi titoli di spesa, con altre agevolazioni pubbliche che non si configurano come aiuti di Stato, a condizione che la somma complessiva delle agevolazioni concesse per un determinato bene non superi il valore totale dello stesso e nel rispetto degli importi massimi stabiliti dalle norme di riferimento.  

Le risorse disponibili ammontano a 7,2 milioni di euro.

Ai fini dell’ammissibilità, sono ammessi progetti conformi al principio DNSH, aventi spesa minima superiore a 50.000€ (de Minimis) o 300.000€ (Esenzione), realizzati sul territorio della Regione del Veneto, in relazione all’unità locale/sede operativa del richiedente,  

  • reingegnerizzazione del prodotto e/o del packaging del prodotto al fine di favorirne la durabilità, la riparabilità o le modalità di recupero, ivi inclusi gli impianti pilota; 
  • reingegnerizzazione impiantistica del processo o del prodotto volte alla sostituzione di materie prime o additivi utilizzati nel ciclo produttivo con rifiuti, End of Waste (già autorizzati o da autorizzare) o sottoprodotti, ivi inclusi gli impianti pilota; 
  • reingegnerizzazione del ciclo produttivo e/o modifiche gestionali del ciclo produttivo e della supply chain al fine di migliorare l’efficienza nella produzione tramite la riduzione dei consumi di risorse e degli scarti di lavorazione, ivi inclusi gli impianti pilota; 
  • reingegnerizzazione del ciclo produttivo, anche in sinergia con diverse realtà produttive, che prevenga la produzione di rifiuti attraverso la creazione di una filiera di sottoprodotti. 

I progetti dovranno essere conformi alle disposizioni contenute nel Rapporto Ambientale corredato dalla Sintesi non tecnica e dallo Studio per la valutazione di incidenza ambientale 

  • in caso di investimenti materiali, l’operazione deve comportare l’invarianza o il miglioramento, per unità di prodotto, delle prestazioni ambientali (invarianza o diminuzione dei consumi energetici, idrici e di materie prime, assenza di nuove fonti di emissioni, idriche, sonore, rifiuti, etc);  
  • gli interventi strutturali non devono comportare ulteriore consumo di suolo pertanto dovranno essere realizzati in aree classificate come produttive/industriali/commerciali, privilegiando superfici già impermeabilizzate/degradate e solo dove questa possibilità è preclusa si deve prevedere il recupero di una uguale superficie impermeabilizzata in area diversa; 
  • dovranno essere osservate le prescrizioni specifiche in tema di gestione dei rifiuti e/o siti Natura 2000. 

Quali sono i costi ammissibili?

Con specifico riferimento ai costi ammissibili, questi ultimi sono eleggibili sin dal 1° gennaio 2023 in caso di Regolamento de Minimis oppure a partire dalla data di presentazione della domanda di sostegno.  

  • a) Macchinari, impianti e attrezzature, nuovi ed usati;
  • b) Suolo e immobili impianto/intervento;  
  • c) Opere murarie e impiantistiche funzionali all’intervento;  
  • d) Licenze e servizi informatici inclusi servizi in cloud e software SaaS;  
  • e) Brevetti e diritti di uso e sfruttamento aventi ad oggetto nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi, 
  • f) Spese per consulenze specialistiche e servizi esterni nella misura massima del 20% della somma degli importi complessivi delle categorie a), b), c), d), e);  
  • g) Spese per garanzie 
  • Spese generali, in misura forfettaria pari al 5% della somma dei costi elencati.  

Le spese di acquisto del suolo sono incluse nel limite del 10% della somma degli investimenti a), d), e) mentre l’acquisto degli immobili è incluso nel limite del 20% della somma degli investimenti complessivi della categoria a) del progetto. 

Come funziona la procedura di accesso?

Ai fini dell’accesso è prevista una procedura valutativa a graduatoria: la domanda di sostegno deve essere compilata e presentata esclusivamente per via telematica, attraverso il nuovo Sistema Informativo per la Programmazione dei fondi tra il 23 aprile e il 18 luglio 2024.  

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