Ayming: Il tuo partner nella redazione del Report di Sostenibilità

La Direttiva europea n. 2022/2464 CSRD stabilisce nuovi principi sulla rendicontazione di sostenibilità delle imprese.

Estende a migliaia di organizzazioni l’obbligo di rendicontare le proprie prestazioni di sostenibilità, all’interno della relazione sulla gestione, fornendo informazioni in merito agli impatti sulle questioni di sostenibilità (in termini di impatto ambientale, diritti umani e sociali e aspetti di governance) e su come queste ultime influiscono sulle proprie attività e risultati.

È inoltre previsto che le aziende comunichino le informazioni come indicato nei principi di rendicontazione di sostenibilità, gli ESRS (European Sustainability Reporting Standards) definiti all’interno di appositi atti delegati della Commissione europea. Le informazioni raccolte saranno qualitative e quantitative, di breve, medio e lungo termine e saranno raccolte nel bilancio annuale.

Le nuove regole verranno applicate gradualmente alle imprese, ecco chi dovrà redigere il Report di Sostenibilità seguendo i nuovi standard della CSRD:

• Dal 1° gennaio 2024 per le grandi imprese di interesse pubblico con più di 500 dipendenti, già soggette alla direttiva sulla dichiarazione non finanziaria (NFRD); 
• Dal 1° gennaio 2025 per tutte le Grandi Imprese con più di 250 dipendenti e/o 50 milioni di euro di fatturato e/o 23 milioni di euro di attività totali;
• Dal 1° gennaio 2026 per le PMI quotate in borsa, ad eccezione delle microimprese, gli enti creditizi piccoli e non complessi e le imprese di assicurazione captive. Con l’opzione di non applicare la nuova normativa (“opt-out option”) per due anni (ovvero fino al 1° gennaio 2028), salva la necessità di spiegare perché l’impresa ha deciso di avvalersi di tale opzione;
• Dal 1° gennaio 2028 per le imprese non europee che realizzano ricavi netti superiori a 150 milioni di euro nell’UE, se hanno almeno un’impresa figlia o una succursale nell’UE che supera determinate soglie.

Inoltre, in conformità alla direttiva, i bilanci di sostenibilità pubblicati secondo la CSRD dovranno essere obbligatoriamente sottoposti ad attività di assurance da parte di entità terze indipendenti.

La sostenibilità rappresenta una leva competitiva per le organizzazioni e permette di differenziarsi sul mercato.

Il Report di sostenibilità è lo strumento chiave per raccontare l’impegno sostenibile delle aziende e le aiuta a:

• comprendere e comunicare meglio agli stakeholder i propri indirizzi strategici (obiettivi, iniziative e risultati) e performance nel medio-lungo periodo in materia di sostenibilità̀;
• accrescere la stabilità e la sostenibilità finanziaria dell’azienda, evidenziando tutto ciò che non rientra nel capitale finanziario: princìpi, creazione di valore, prospettive future;
• accedere ad agevolazioni e a bandi nazionali e comunitari: vengono premiate le aziende che riescono a dimostrare di essere responsabili dal punto di vista ambientale e sociale;
• facilitare l’accesso al capitale e consentire alle banche di valutare il merito creditizio, dimostrando affidabilità economica e finanziaria;
• attestare l’impegno sostenibile dell’impresa, dimostrando la creazione di valore che l’organizzazione genera per sé stessa e per la società;
• sollecitare l’azienda ad attuare un’analisi sui parametri ESG (Environmental, Social e Governance), rilevanti ai fini delle performance e quelli che invece rappresentano dei rischi;
• stimolare l’efficienza, la riduzione dei rischi e degli sprechi, con enormi risparmi sui costi che ricadono sulla catena di fornitura, posizionando l’azienda come innovatrice e attenta alla sostenibilità.

Comprendere la finalità del reporting di sostenibilità, i vantaggi, le opportunità e le motivazioni che spingono a rendicontare, diventando consapevoli di come un’organizzazione sarà influenzata dalle richieste normative della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) significa essere e restare un’impresa competitiva sul mercato.

Le aziende, infatti, non sono più valutate solo in base alla loro performance economico-finanziaria, ma anche in base al grado di sostenibilità. A valutarle sono soprattutto i clienti e il sistema creditizio, due stakeholder che ormai privilegiano le aziende più virtuose.

Ayming è una multinazionale presente in 14 Paesi con un’esperienza trentennale, che mette a disposizione delle aziende le sue competenze specializzate in ambito di Finanza Agevolata, facilitazione dell’accesso a bandi e contributi, ESG & Sostenibilità e Compliance fiscale.